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lunedì 17 maggio 2010

E45, non è solo colpa di Roma Ecco i buchi neri della Regione

Da Il Resto del Carlino

buche_strade Ravenna, 14 maggio 2010 -

‘ROMA LADRONA’, urlano da giorni in Emilia Romagna. Per i nostri amministratori (comunali, provinciali e regionali) se l’E45 è una strada che fa schifo la colpa è dell’Anas, quindi del Governo, quindi di Berlusconi.

Ma non è così. O almeno: è troppo facile dire così. Già quindici giorni fa, quando lanciammo l’inchiesta, chiedemmo esplicitamente a tutte le parti in causa di evitare lo scaricabarile. Raccomandazione inutile. Inutile anche ciò che ha detto il conduttore tivù Massimo Giletti: «Ma possibile che una regione forte come l’Emilia Romagna non possa fare nulla? E non si dia la colpa solo all’attuale governo. Anche quando al timone c’era Prodi l’E45 era disastrosa». Aggiungiamo noi: disastrosa solo nel territorio emiliano-romagnolo. Poi, chissà perchè, appena si arriva in Toscana, Umbria e Lazio le buche e le ginkane scompaiono.

PER GIORNI interi abbiamo raccolto e pubblicato le accuse degli amministratori locali ai ‘papaveri’ nazionali; oggi vogliamo porre alcuni quesiti proprio ai potenti di casa nostra, dal governatore Errani al sindaco di Verghereto, un paesotto di 1.974 persone che nel 2008 ha incassato 1milione 16mila e 610 euro di multe, per una media per cittadino di 515 euro. Oppure al sindaco di Roncofreddo (3.271 abitanti) che ha incassato 26mila euro in più rispetto a Verghereto (318 euro pro capite). Inutile dire che con queste multe sono stati ’spennati’ non tanto gli abitanti del paese, ma gli automobilisti in transito sull’E45. Il 99 per cento di quelle multe arriva infatti dagli autovelox piazzati sulla strada maledetta. E allora: perchè un po’ di quei soldi non vengono destinati all’emergenza E45, come prevede poi per il futuro il nuovo codice della strada?

GRAZIE alle multe, le province di Ravenna e Forlì-Cesena, attraversate dall’E45, incassano più di 8milioni di euro all’anno; 67milioni di euro l’Emilia Romagna. L’assessore regionale ai trasporti Peri ci disse che servirebbero per l’E45 700milioni di euro per 5 anni, quindi 140 all’anno. La metà li ha già in tasca lui. ««Per ristrutturare l’E45 l’Anas non ha i soldi? Che vada a prenderli dai comuni multaioli di Cesena e dell’Alto Savio — tuona Luca Ricci dell’Automobile Club Padania — comuni che hanno speculato con l’autovelox sull’E45 incassando decine e decine di milioni di euro in 10 anni di accanimento ai danni degli automobilisti di passaggio».

E NON ci sono sole le multe. «In un anno la regione Emilia Romagna — spiega Luigi Ciannilli, presidente del Comitato per la Sicurezza Stradale ‘Fernando Paglierini’ — incassa quasi 5milioni di euro dai bolli auto e dall’accise sulle benzine. Vorrei sapere dal presidente Errani che fine fanno questi soldi. Lui al Carlino ha detto di aver finanziato lavori per la sicurezza stradale per 500 milioni; a noi risulta che siano stati riversati alle nove province della regione solo 125 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria. E comunque, l’Emilia Romagna ha destinato alla sicurezza, 0,08 euro per abitante, rispetto ai 37 euro della... Francia».
E allora: diamoci sotto tutti, per favore. Smettiamola di dare le colpe solo a Roma. Che le sue responsabilità le ha, intendiamoci. Ieri ad esempio il Cipe ha dato l’ok a opere e piani di investimento per 17 miliardi di euro e per l’E45 non è arrivato neanche un centesimo. Ma neanche dalla nostra Emilia Romagna arriva un centesimo per questa disgraziata E45.

di MASSIMO PANDOLFI

venerdì 26 febbraio 2010

Una strada che ci riguarda molto da vicino. Una grande opera per l’Italia. Una ennesima dimostrazione della volontà realizzatrice del Governo

401px-E55_route_svg Il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci è intervenuto al Convegno - promosso dalla Cassa di Risparmio di Cesena con il patrocinio del Comune - di presentazione del progetto dell’autostrada Orte-Mestre. “Si tratta di una opera - ha ricordato Ciucci - che ha valenza assolutamente strategica nel Piano infrastrutturale sia italiano che europeo, poiché consentirà non solo di collegare vaste aree del centro e del sud tirrenico con il Nord-Est del paese, ma anche di interconnettersi con il corridoio transeuropeo n. 5 Lisbona-Kiev”. L’opera - che attraverserà cinque Regioni (Lazio; Umbria; Toscana; Emilia Romagna; e Veneto) e 11 province e 48 comuni - interesserà l’itinerario indicato come E45-E55 e prevede la realizzazione di una infrastruttura di tipo autostradale tra Orte, con lo svincolo di interconnessione con l’A1, e l’area a sud–ovest di Venezia, con lo svincolo di interconnessione con l’A4 ed il Passante autostradale di Mestre.
pict003“La semplice rappresentazione geografica di questa opera - ha spiegato il presidente Ciucci - rende comprensibile quanto sia alto il livello di interconnessione territoriale che e' chiamato a gestire, ma rende anche l'idea della complessità e dell’articolata serie di procedure, autorizzazioni, concessioni che questo progetto deve affrontare. Questa complessità è anche una delle ragioni che stanno condizionando il timing del progetto, che lo scorso 22 giugno 2009 ha visto riattivare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e localizzazione urbanistica, che è attualmente in corso e che prevediamo possa concludersi il prossimo mese di giugno”. La nuova autostrada avrà una lunghezza complessiva di oltre 396 km. I ponti e viadotti si svilupperanno per 139 km, le gallerie naturali per 51 km e le gallerie artificiali per 13 km. Saranno realizzati 20 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli, 2 barriere di esazione e 15 aree di servizio. Per l’esazione del pedaggio sarà adottato un sistema Multi Lane Free Flow (MLFF) ovvero a flusso libero. È prevista l’installazione di 170 portali che, attraverso un sofisticato sistema di telecamere, consentiranno di effettuare tutte le funzioni di rilevamento, registrazione e classificazione del veicolo determinando il pedaggio. Il pagamento potrà avvenire attraverso il sistema Telepass attualmente in uso sulla rete autostradale italiana, attraverso carte prepagate, attraverso internet e anche attraverso il telefono cellulare. Il sistema adottato consentirà una minore occupazione del suolo, evitando code ai caselli e garantendo così un flusso del traffico più scorrevole e minore inquinamento. La durata della concessione sarà di 49 anni (di cui 9 anni per la costruzione). La gran parte dell’investimento, stimato in circa 9,5 miliardi di euro, sarà realizzato facendo ricorso a capitali privati con un contributo pubblico di 1.428,2 milioni di euro.
Il cronoprogramma di realizzazione dell’opera (a partire dalla piena efficacia della convenzione) prevede per la progettazione definitiva ed esecutiva e gli espropri: 2 anni; per la realizzazione delle nuove opere: 7 anni (dal 3° al 9° anno); per il completamento della E45: 6 anni (dal 15° al 20° anno). “La Orte-Mestre costituisce forse il progetto infrastrutturale più importante in Italia dai tempi dell’Autosole, per il suo valore trasportistico e anche per il suo valore economico. È quindi dovere di noi tutti impegnarci per realizzare questo grande progetto, superando egoismi e localismi e facendo “squadra” per accelerare le ulteriori tappe necessarie. Il dibattito sul tracciato, che dura ormai da quasi 10 anni, deve necessariamente terminare. È ora di arrivare all’operatività, con la gara per il concessionario e poi la redazione del progetto definitivo ed esecutivo e l’apertura dei cantieri. Credo che oramai, dopo tanto tempo, tutti noi siamo convinti della bonta' del progetto e che siamo vicini al traguardo”

lunedì 30 novembre 2009

Con la riscoperta della via Francigena facciamo conoscere le nostre radici cattoliche

Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Toscana, Paolo Cocchi, hanno presentato, il 26 novembre, nella sala stampa di Palazzo Chigi, il progetto sulla via Francigena, l’antico sentiero di pellegrinaggio medievale.
Si tratta di un piano infrastrutturale che prevede la valorizzazione dello storico itinerario che attraversa da nord a sud tutta l’Italia.
Il “master plan” messo a punto dalla Regione Toscana rappresenta un esperimento pilota che risponde all’obiettivo del Ministro del Turismo di coniugare l’aspetto storico religioso del percorso con un’adeguata offerta che sappia attrarre su tutto il territorio nazionale turisti, pellegrini ed escursionisti di ogni nazionalità. Proprio dalla Toscana prende avvio la prima tranche del progetto interregionale “Via Francigena”, che prevede infatti il coinvolgimento di tutte le altre regioni che rappresentano le tante tappe della via Francigena italiana.
La via Francigena, che da Canterbury portava a Roma, è un itinerario che appartiene alla nostra storia, una via maestra percorsa per ragioni penitenziali e devozionali, soprattutto all’inizio del secondo millennio, da una moltitudine di pellegrini, in occasione del Giubileo.
Per il Ministero del Turismo sarà fondamentale creare lungo tutto il tratto italiano della celebre via (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio), un itinerario escursionistico, attrezzato con aree di sosta, informazione e accoglienza, e con strutture ricettive adeguate a pellegrini e a turisti concentrati sull’aspetto paesaggistico, culturale e naturalistico del luogo, senza la frenesia del “mordi e fuggi”. Il progetto si articola in una serie di interventi di carattere generale che, oltre a dare omogeneità al percorso, restituiranno alla via Francigena l’antica visibilità.

sabato 25 luglio 2009

E55: La storia si ripete

La storia della circonvallazione di Castelbolognese insegna. Anni di studi, decine di proposte, accordi difficili, tonnellate di carte, comitati, tavoli e ancora tavoli….
Alla fine una miopia congenita dell’amministrazione castellana - succede spesso nel PD – che vuole decidere solo con una impossibile e troppo facile unanimità dei consensi, ha bloccato tutto.
Adesso sono lì che boccheggiano e piangono in mezzo al traffico che se li mangia.

La storia si ripete uguale, ma più in grande, a Ravenna con la tanto agognata E55.

E’ stato approvato ufficialmente dall’Anas il progetto preliminare per la E55. L’arteria stradale che dovrà collegare Civitavecchia a Venezia passando per Ravenna e Cesena. Il prossimo passaggio dell’iter burocratico prevede l’approvazione da parte del Comitato per la programmazione economica che dovrà anche stabilire l’ammontare del contributo a carico dello Stato per il finanziamento dell’arteria stradale.
Il nuovo corridoio autostradale di 400 chilometri sulla carta avrà un costo complessivo di 7,1 miliardi di euro, contro i 10,7 inizialmente previsti nel 2005.
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Il primo tratto della strada, partendo da Civitavecchia, ricalcherà la E45 con piccole varianti rispetto al tratto attuale che diventerà a pedaggio. Da Ravenna invece partirà un itinerario autostradale verso nord completamente nuovo configurandosi come alternativa strategica alla statale Romea e asse di collegamento tra l’A14 e l’A4 a Mestre. Tra le imprese costruttrici che realizzeranno il tracciato romagnolo ci sarà la ravennate Cmc.
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Ed ecco arrivare immediata l’impronta del PD. Commentando la notizia il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha chiesto che l’importante arteria stradale sia gratuita nel tratto che percorre il territorio di sua competenza. Subito il nuovo Sindaco di Alfonsine si è accodato.

Invece spingono sull'acceleratore gli imprenditori. "L'E-55 è un'opera basilare, di ampio respiro, e siamo in ritardo di secoli - sottolinea il presidente provinciale Cna - . Non possiamo perderci sulla questione del pedaggio, l'importante è farla. Se i soldi pubblici non sono sufficienti, allora occorre dare spazio ai privati".
La cordata di imprenditori guidati dalla Gefip Holding investirà miliardi di euro per realizzare la grande opera: in cambio avrà la gestione dell'arteria e la riscossione dei pedaggi per una cinquantina d'anni. "Si tratta di una opportunità di sviluppo - rileva il responsabile di Confartigianato - in un momento di forte crisi.... L'autostrada a pagamento può non essere cosa gradita, ma il progetto è basato su un conto economico che difficilmente permetterà di evitare il pedaggio".

Il Capo Gruppo del PDL in Consiglio Provinciale, Vincenzo Galassini, ha presentato un ordine del giorno dal titolo “E55: non mettere ostacoli chiedendo la gratuità nel tratto ravennate”.

Ma vuoi vedere che anche questa volta riescono a bloccare tutto?