martedì 17 gennaio 2012
Go Monti, go
Liberalizzare è necessario. L’Italia è in recessione e la manovra più semplice e a costo zero per rilanciare l’economia è senza dubbio quella di aprire alla concorrenza. Liberalizzare tutto e velocemente, senza tappe intermedie. È obbligatorio, altrimenti si rimane in un limbo dove tutte le categorie si mettono di traverso per evitare di perdere una rendita da posizione dominante. La protesta dei taxi sarà forte, così come quella delle farmacie, ma non devono spaventare il Governo. Sono solo due delle piccole categorie dove esistono dei limiti d’accesso molto forti, ma chiaramente non sono le uniche che necessitano maggiore concorrenza.
E la prima bozza del decreto liberalizzazioni sembra andare nel verso giusto; certo qualche cosa in più potrebbe essere fatto, ma tutti i settori economici sono toccati, dalle autostrade fino alle assicurazioni, dal trasporto pubblico locale fino ai notai e gli avvocati. Non è bene parlare prima di quando il decreto sia definitivo, soprattutto in Italia, dove nemmeno il definitivo è definitivo, ma è bene fare pressione affinché il Governo sia incisivo.
Il 19 gennaio sarà una data cruciale per il destino dell’Italia, come ci ha giustamente ricordato Standard & Poor’s che ha provveduto a far cadere di due gradini il grado di solvibilità del nostro paese.Quali le motivazioni di tale bocciatura? I soliti motivi, si potrebbe dire. In primo luogo l’elevato livello di debito, che ci fa pagare un differenziale con la Spagna (che fino ad un mese fa aveva un interesse sul debito uguale al nostro) tra un punto e mezzo e due punti superiore. Secondo, ma non meno importante, la lungaggine nell’arrivare a tale “decreto liberalizzazioni”. I mercati si sono innervositi a vedere che la prima manovra Monti è stata troppo incentrata ad aumentare la pressione fiscale, senza intaccare gli sprechi e le inefficienze del nostro sistema paese.
È possibile che le nostre imprese paghino il 68 per cento di tasso totale di tassazione?
È possibile che la burocrazia sulle start up costi fino a mezzo punto percentuale di prodotto interno lordo all’anno?
È possibile che ogni anno vengano buttati due miliardi di euro per finanziare un trasporto pubblico locale caratterizzato da costi doppi a quelli svedesi o della Gran Bretagna?
È possibile che per le auto blu vi siano costi per lo Stato di diversi miliardi di euro l’anno?
Ora, mentre alle ultime due domande il Governo sta rispondendo con l’eliminazione di gran parte delle auto blu e una liberalizzazione del trasporto pubblico locale, sul tema tasse e diminuzione della burocrazia ancora molto, tutto è da fare.
Non è ancora finita la fase due del Governo Monti, ma dopo la prima di “più tasse”, la seconda di “più liberalizzazioni”, è bene passare velocemente ad una terza di “meno burocrazia” e meno “patrimonio pubblico”.
È bene inoltre procedere velocemente alle privatizzazioni di una parte importante del patrimonio pubblico (molto di più di quanto è stato fatto nella prima manovra Monti), per abbattere velocemente il debito e dunque diminuire la spesa per il debito che potrebbe sfondare i 100 miliardi nei prossimi anni.
Se infatti i tassi d’interesse dovessero mantenersi a lungo intorno al 7 per cento, è facile che la spesa per pagare il nostro debito (1900 miliardi di euro circa) possa crescere nel prossimo quinquennio fino alla fatidica soglia appena segnalata.
Dice un proverbio che non è bene mettere troppa carne al fuoco, ma l’Italia ha bisogno velocemente di una fase due e di una fase tre del Governo Monti, se vuole evitare di fare la fine della Grecia.
Andrea Giuricin
http://www.chicago-blog.it/
lunedì 16 gennaio 2012
Sondaggio per l’indipendenza delle regioni
Ogni tanto testiamo, all'interno, del nostro rilevamento mensile, i sentimenti d'indipendenza che nutrono gli italiani. Il tema è molto delicato, nello specifico la nostra domanda è indicata nell'immagine sopra, in alto a destra.
L'ultimo rilevamento, con analoga domanda è vecchio di quasi un anno. E' stato pubblicato in data 19 gennaio.
I dati che otteniamo in quest'ultimo sondaggio non sono troppo diversi. Il NO vince ovunque, in Veneto sarebbe testa a testa. In Lombardia i SI sarebbero al 45% e anche in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia i SI sono molto sopra il 40%.Il Nord-Ovest ha dati più in linea con quelli dell'Emilia Romagna, poco più di 1/3 è per l'indipendenza.
Nelle Zone Rosse, Emilia Romagna a parte, i SI sono ampiamente sotto il 30%, comunque sopra il 20.
Nel Centro-Sud ovunque otteniamo dati compresi tra il 10 ed il 20%. Eccezion fatta per le isole. 1/4 degli elettori di Sicilia e Sardegna votano SI.All'interno dei partiti si nota come la LN sia compatta sul SI, interessante anche il dato del PDL, intorno al 40%. Poco sopra il 10% il dato dei principali partiti del PDN. Nel CSX ci sono dati disomogenei, SI molto bassi per PD e SEL, sensibilmente più alti per IDV.
SI piuttosto forti nel M5S.I dati interni ai partiti sono molto soggetti a variazioni tra Nord e Sud. Il PDL, per esempio, ha i SI intorno al 60% al Nord. Per PD e IDV si hanno dati più alti nelle regioni centrali.
sabato 14 gennaio 2012
venerdì 13 gennaio 2012
Ecco il piano neve 2012 del Comune di Casola Valsenio
TIPI DI INTERVENTO: interventi di pulizia delle strade e dei percorsi principali pedonali, con mezzi meccanici e manuali, pulizia degli accessi agli edifici scolastici e pubblici da effettuarsi prima della loro apertura, pulizia dei parcheggi, scarico delle alberature, distribuzione di sale e di materiale antisdrucciolo in caso di gelate nei punti critici della viabilità, anche pedonale.
DURATA DEL PERIODO DI REPERIBILITA’: giorni festivi dall’01/01/2012 al 01/04/2012 e dall’01/11/2012 al 31/12/2012. Nei giorni feriali durante lo stesso periodo sarà garantita la reperibilità del solo personale interno, per n.6 ore/giorno (dalle 14,00 alle 20,00).Per il 2012 i giorni festivi interessati sono n.28 quelli feriali sono n.125;
ELENCO DEL PERSONALE INSERITO NEI PIANI NEVE: tutto il personale inserito nell’organico comunale del settore tecnico/territorio.
COORDINAMENTO TECNICO:
- Ceroni Fabio
- Naldi Francesco
ADDETTI ALLA VIABILITA’ PEDONALE, FABBRICATI PUBBLICI E VERDE PUBBLICO:
– Albonetti Daniele
– Bellorio Lucio
– Pedoni Valerio
MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO:
Il personale sopra elencato garantirà il pronto intervento in occasione di nevicate che dovessero verificarsi nei giorni festivi durante il periodo dall’01 gennaio al 01 aprile e dall’01 novembre al 31 dicembre 2012. Il coordinamento tecnico garantirà la reperibilità pomeridiana (6 ore/giorno, dalle 14,00 alle 20,00) per gli stessi periodi sopra considerati.Il coordinamento tecnico disporrà l’operatività del piano nel momento in cui lo strato nevoso raggiungerà nel paese lo spessore di 10 cm.
Il lavoro di coordinamento tecnico sarà il seguente:
riferimento operativo d’ufficio e rapporti con l’Amm.ne Com.le, coordinamento degli operatori esterni per interventi nell’area urbana, coordinamento delle ditte private per gli interventi nel territorio extra-urbano.
Il personale esterno viene suddiviso in turni come segue:
- Albonetti Daniele e Pedoni Valerio
- Pedoni Valerio e Bellorio Lucio
- Bellorio Lucio e Albonetti Daniele
Gli interventi, prioritariamente, comporteranno lo sgombro neve nei percorsi pedonali, con l’ausilio anche della turbina in dotazione, partendo dal marciapiede di Via Roma, quindi proseguendo per le vie del centro storico e per i vialetti del Parco Cavina.
Quindi verrà realizzato lo sgombro neve presso gli accessi agli edifici pubblici (sede municipale, scuole, distretto Socio-Sanitario-Casa Protetta) e dei parcheggi pubblici.
All’occorrenza, il coordinamento tecnico potrà disporre il distacco dai suddetti gruppi del personale necessario per gli altri interventi urgenti quali, per esempio, lo scarico della neve dalle alberature e lo spargimento-distribuzione di sale.
NEVICATE NOTTURNE
Nel caso di nevicate notturne durante i giorni feriali,quando la coltre nevosa raggiungesse i 10 cm., il personale esterno, fin dalla presa in servizio, dovrà attivarsi secondo il programma di priorità sopra esposto.
NEVICATE POMERIDIANE NELLE GIORNATE FERIALI
In caso di nevicate nelle ore pomeridiane feriali il coordinamento tecnico disporrà, di fronte ad uno strato nevoso di almeno 10 cm., l’organizzazione di una squadra d’intervento, utilizzando il personale esterno disponibile e/o richiedendolo alla Cooperativa Montana Valle Senio.Lo stesso coordinamento manterrà costanti contatti con le ditte interessate allo sgombro neve al fine della pulizia delle strade urbane e del forese.
PULIZIA DELLE STRADE
Per quanto riguarda le strade non affidate agli agricoltori, si interverrà per mezzo della ditta assuntrice dell’appalto manutenzione ambientale, che eseguirà lo sgombro neve con l’utilizzo di due mezzi meccanici appositamente attrezzati e secondo la seguente ripartizione:
Mezzo A)
Via Campalmonte, Via Olivelli – loc. Rio Valle – Via Capanne;
Via Monte Fortino; Via Belfiore; Via Macello; Via Ciesuola;
Cà di Rondino - strada com.le Cestina e strada com.le Budrio Vecchia;
Mezzo B)
Strade del centro capoluogo; Ponte Arsella – Callegheria;
Zona artigianale – Industriale e Via Senio dal bivio S.P. 306 al ristorante la Curva;
INDENNITA’ PERSONALE DIPENDENTE:
Per indennità di disagio da corrispondere al personale dipendente, si prevede una spesa complessiva di euro 4.200,00. Le modalità e gli importi individuali delle indennità saranno definite in sede di contrattazione collettiva decentrata integrativa.
Se abbiamo dato l’impressione….
“Se abbiamo dato l’impressione di difendere le corporazioni, di essere contrari alle riforme liberali, abbiamo sbagliato. Il Pdl sarà uno stiletto piantato al fianco del governo di Mario Monti: vogliamo le liberalizzazioni, quelle vere, dei trasporti e dei servizi. Io sono anche favorevole alla privatizzazione dell’Eni, allo scorporo tra rete e distribuzione”. A Mariastella Gelmini, ex ministro dell’Istruzione del governo Berlusconi, non sfugge quanto la fase politica sia durissima per il Pdl, in calo nei sondaggi che lo inchiodano al 24 per cento a soli tre mesi dalle elezioni amministrative; in difficoltà con l’alleato leghista e in stato di minorità psicologica nei confronti di Pier Ferdinando Casini, il leader dell’Udc che sta costituendo un polo attrattivo per ampi settori del partito guidato da Angelino Alfano. Nelle ultime settimane il Pdl ha un po’ sbandato, passando dalla rivoluzione liberale alla difesa corporativa delle professioni, dei taxi, delle farmacie; persino Berlusconi, a un certo punto, era sembrato cedere su una delle caratteristiche qualificanti del suo partito:
“Una riforma della legge elettorale in senso proporzionale non la escluderei”, aveva detto il Cavaliere ai suoi uomini più fidati nel corso dell’ultimo ufficio di presidenza del Pdl. “Abbiamo recuperato l’iniziativa, e messo la barra a dritta grazie al lavoro di Alfano in questi ultimi giorni”, dice Gelmini. “Il Pdl recupererà spazio di manovra partecipando all’attività legislativa sulle liberalizzazioni, che non sono solo quelle dei taxi, una categoria che non se la passa certo bene. Chiariremo anche la natura dei rapporti con l’Udc. Manca poco alle amministrative e si faranno le alleanze. A noi interessa conservare il bipolarismo e approfittare della parentesi Monti per modificare il sistema istituzionale in senso presidenzialista. L’Udc è d’accordo? Credo che su questo tema il nostro interlocutore principale sia Pier Luigi Bersani. Quanto a Casini, non può chiedere al Pdl di non essere il Pdl. Un alleato ce l’abbiamo ed è solido, la Lega”. Mica tanto solido. “Il voto su Cosentino rivela molto sui rapporti tra Bossi e Berlusconi”.
Da una parte Pier Ferdinando Casini, una mano tesa al Pdl e una condizione vincolante: o noi o la Lega; dall’altra parte Umberto Bossi, incattivito dal contesto tecnocratico, spinto a un rigurgito secessionista e nativista anche per effetto della guerra interna con Roberto Maroni. In mezzo ci sono Angelino Alfano e Silvio Berlusconi, il Pdl tutto. “Il nostro alleato è la Lega, e nei fatti questo rapporto non si è mai spezzato. Alle amministrative puntiamo ad allearci con loro sin dal primo turno”, dice Mariastella Gelmini. “Il voto su Nicola Cosentino non è stato un voto politico, ma le parole di Bossi ai suoi deputati hanno avuto un effetto dirimente sulle inclinazioni del gruppo parlamentare della Lega alla Camera che conferma la centralità di Berlusconi, che con Bossi si è speso moltissimo”. Casini vi chiede di scegliere, e a maggio prepara il partito della nazione dove vorrebbe far confluire i cocci rotti di un Pdl che nel frattempo, secondo i suoi calcoli, dovrebbe essersi frantumato alle elezioni amministrative. “Il partito della nazione, il partito dei moderati, dei cattolici e dei laici esiste già ed è il Pdl. Guardiamo le cose da questa prospettiva, l’unica che tiene conto del reale peso elettorale di ciascuno: non siamo noi che dobbiamo andare da Casini, semmai è Casini che deve venire da noi. L’altro giorno abbiamo discusso a lungo nel partito, e su una cosa siamo tutti d’accordo: non ci faremo condurre dritti dritti nella bocca del lupo, non vogliamo un ritorno paludoso alla Prima Repubblica delle coalizioni fatte in Parlamento. Adesso rilanceremo la nostra proposta politica. Peppino Calderisi ha scritto una riforma costituzionale che introduce il presidenzialismo, la offriamo al Pd che, in quanto partito di maggioranza relativa del centrosinistra, ha tutte le caratteristiche per essere il nostro interlocutore più naturale”. La legge elettorale si farà, malgrado non ci sia più il pungolo del referendum? “Si deve fare, e sarebbe un peccato sprecare l’occasione. Ma noi abbiamo delle condizioni: deve rispettare il bipolarismo, dovrà consentire l’individuazione di coalizioni intorno a un candidato premier, dovrà dare la possibilità agli elettori di scegliere i deputati”. E’ quasi l’attuale legge elettorale, con l’aggiunta delle preferenze.
Finora il Pdl non ha brillato per liberalismo in questa fase della legislatura. “Vogliamo che Monti faccia persino di più, solo non vorremmo, come ha detto anche Alfano, che il governo sia forte con i deboli e debole con i forti. Il grande sviluppo economico non si fa con qualche licenza di taxi in più. Alfano presenterà a breve a Monti un documento organico di proposte del Pdl in tema di liberalizzazioni e mercato del lavoro. Bisogna liberalizzare e privatizzare i settori che muovono l’economia: trasporti, assicurazioni, banche, servizi pubblici”. Articolo 18? “Magari. I metodi spicci minacciati per i tassisti potrebbero essere utilizzati, e meglio, con la Cgil”.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
giovedì 12 gennaio 2012
I nostri soldi
Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dai nostri amministratori affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro
DD 2 del 12/01/2012 | SPESE DI GESTIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE TERMICA A BIOMASSE LEGNOSE A SERVIZIO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA - IMPEGNO DI SPESA ANNO 2012 |
Spesa di: | €. 11.000,00 |
A favore di: | Senio Energia srl |
Per: | Per il riscaldamento della Scuola Elementare “E. de Amicis” e della Scuola Media “A. Oriani” è prevista per l’ anno 2012 la spesa di complessivi €. 11.000,00 (Iva 21% compresa), che può essere ripartita in uguale misura tra le due scuole. |
Scelta esecutore: | Da convenzione |
Rilievi del nostro gruppo consiliare: | Vedremo a fine anno |
Libero disordine: ognuno ha le sue ragioni ma la rottura dell’immobilismo è urgente
Ci avviamo verso un periodo di libero disordine. Nessuno troverà mai la proporzione perfetta, la corrispondenza celeste in fatto di liberalizzazioni. Non la troverà il governo con i suoi imminenti decreti legge, non la troveranno le corporazioni che già parlano di serrate e manifestazioni ed elaborano un manifesto dell’interdetto e della protesta dura, i sindacati che sono alle prese con la flessibilità in uscita dal lavoro e altre vie per ridurre l’inoccupazione e la precarizzazione abusiva, la Confindustria che non è proprio un soggetto innovatore per sua natura, l’amministrazione pubblica da sempre tenutaria dello status quo, le banche in bilico sull’abisso del credit crunch, e i molti altri poteri in gioco. Sarà un periodo agitato, con fenomeni di rivolta in nome di interessi minacciati, di posizioni anche di piccola rendita rese all’inizio più insicure, e comunque il cambiamento del già noto, del già sperimentato, è qualcosa che produce ansia sociale, agitazione, rabbia, riflessi di tipo chiuso e arcigno. Ciascuno tirerà fuori il suo argomento, e il principe degli argomenti è stato già anticipato da posizioni di destra liberale, più o meno dottrinarie, che parlano di criminalizzazione della ricchezza e di intollerabile invadenza dello stato, quando si tratti di lotta all’evasione fiscale; e di nuovi penosi sforzi richiesti ai piccoli quando invece ai grandi campioni dell’economia di semi-monopolio è riservata un’attesa in certi casi anche troppo prudente, sottraendo i colossi da liberalizzare e forse privatizzare dalla lista delle priorità.
La battaglia delle liberalizzazioni deve essere condotta, necessaria e urgente com’è la rottura della pietrificazione sociale di questo paese, con oculatezza, risparmio di prediche e di inganni, senso della realtà, nessun dottrinarismo liberale, molto pragmatismo. Si farà un passo avanti, poi mezzo passo indietro, e poi a zig zag si cercherà di introdurre mobilità, variabilità, concorrenza, competizione e nuovi modelli di business in molti campi. Questa, almeno, è la strategia che promettono i professori al governo e il signor Preside. Ed è la strategia giusta, soprattutto se si partirà con un fronte allargato, se si farà percepire al paese che non si tratta di piccole rivalse o di rancorosi tentativi di penalizzazione ai danni di questi o di quelli, ma di un piano per rilanciare il lavoro, l’investimento, i consumi e alla fine il generale sistema di produzione della ricchezza in un paese che da anni produce soprattutto spesa e debiti, con conseguenze amare per tutti. Una licenza in più ai tassisti vuol dire che sono liberi di usarla, non obbligati, e che se la mettono sul mercato, e il mercato la valorizza perché c’è lavoro, allora non avranno ragione di lamentarsi di un’apertura dell’accesso alla loro professione, compensata da un bonus importante a chi già è dentro il recinto e ha pagato per esserci con soldi e lavoro. Lo stesso per le farmacie, i carburanti e altri sistemi di trasporto e commercializzazione dei beni e dei servizi. Più alta e generalizzata sarà la sfida riformatrice all’immobilismo, più il disordine prossimo venturo potrà essere, come si dice, non biecamente difensivo, non arroccato, non violento e interdittivo, ma creativo.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
mercoledì 11 gennaio 2012
Onda su onda il mare mi porterà….
Stantia polemica sull’investimento per gli F-35 da parte della difesa italiana. Ed è soprattutto la sinistra, nel suo tipico stile ondivago, ad essere contraria all’operazione.Eppure sono stati proprio loro a spingere per quest’investimento.
L’Italia decise di partecipare al progetto di realizzazione dei nuovi cacciabombardieri nel 1996 quando presidente del consiglio era Romano Prodi e ministro della Difesa, Beniamino Andreatta. Nel 1998 (governo D’Alema) ci fu il primo parere favorevole delle commissioni difesa di Camera e Senato. Nel 2002 il secondo passaggio parlamentare quando fu approvata la fase di ricerca e di sviluppo del programma.
Nel 2007, il sottosegretario alla Difesa del governo Prodi, Lorenzo Forcieri, davanti alla commissione Difesa della Camera, ricostruendo l’iter del programma, senza peli sulla lingua ricordò che «la sinistra quando era all’opposizione avanzò una propria proposta di parere favorevole. il coinvolgimento italiano, ricordava Forcieri, riguardava «12 regioni e circa 40 siti industriali. Al 31 dicembre 2006, a fronte di un impegno per l’Italia di 1.028 milioni di dollari sono stati ottenuti contratti per oltre 191 milioni di dollari e ulteriori impegni per 827 milioni. Siamo quindi al completo ritorno industriale rispetto all’investimento. il sottosegretario Forcieri parlò di una ricaduta occupazione per circa 10mila lavoratori.
Quindi un investimento utile per l’economia e per la ricaduta occupazionale. Ora invece fa tanto figo dire che non serve a nulla… Finirà come per il referendum sull’acqua con i disastri sulle tariffe che già incominciamo a vedere…
martedì 10 gennaio 2012
I nostri soldi
Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dai nostri amministratori affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro
DD 389 del 30/12/2011 | MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL’ EDIFICIO DI PROPRIETÀ COMUNALE AD USO CASERMA CARABINIERI IN VIA ROMA N. 48 - AFFIDAMENTO OPERE DA GIARDINIERE |
Spesa di: | €. 3.315,40 |
A favore di: | Cooperativa Montana Valle del Senio Soc. Coop. con sede a Casola Valsenio |
Per: | Occorre procedere all’ affidamento delle opere da giardiniere presso la caserma dei carabinieri di Casola Valsenio, per una spesa di €. 2.740,00 (oltre Iva 21%). |
Scelta esecutore: | Affidamento diretto senza verifica di mercato |
Rilievi del nostro gruppo consiliare: | Noi riteniamo che sia ancora irrisolto un vistoso conflitto di interessi da parte del sindaco Iseppi. |
Kulak home
Quello che preoccupa di questi tempi è l’involuzione culturale per cui la proprietà privata diventa quasi un furto e i sogni piccolo borghesi come una casa di proprietà, un bilocale al mare, la possibilità di aiutare i figli a farsi quattro mura o avviare un’attività, meritino una sorta di stigma sociale.
“Vi è una situazione per cui il contadino ha paura di farsi un tetto di lamiera perché teme di essere dichiarato kulak, se acquista una macchina cerca di fare in modo che i comunisti non se ne accorgano. La tecnica avanzata è divenuta clandestina [...] oggi questi metodi ostacolano lo sviluppo economico. Oggi dobbiamo eliminare una serie di restrizioni per il contadino agiato da un lato e per i braccianti che vendono la propria forza lavoro dall’altro. La lotta contro i kulaki deve essere condotta con altri metodi, per altra via [...] A tutti i contadini complessivamente, a tutti gli strati di contadini bisogna dire: arricchitevi, accumulate, sviluppate le vostre aziende. Soltanto degli idioti possono dire che da noi deve sempre esserci povertà. ”
(Nicolaj Bucharin, rivoluzionario e dirigente del PCUS purgato da Stalin nel 1938)
lunedì 9 gennaio 2012
I nostri soldi
Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dai nostri amministratori affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro
DD 384 del 30/12/2011 | FORNITURA DI GENERI ALIMENTARI ALLA CUCINA CENTRALIZZATA PER L’ANNO 2012 - INDIVIDUAZIONE DEI FORNITORI E IMPEGNO DI SPESA |
Spesa di: | €. 30.500,00 |
A favore di: | - Macelleria Grementieri di Casola Valsenio per € 6.500,00 |
Per: | Nell’anno 2012 la fornitura delle derrate alimentari avverrà tramite il fornitore individuato in sede CONSIP. |
Scelta esecutore: | Per i prodotti non Consip è stata richiesta la disponibilità alla fornitura e un’offerta economica alle ditte locali: solo il Forno Montefiori per il pane e prodotti da forno e la Macelleria Grementieri per la carne hanno comunicato la disponibilità alla fornitura |
Rilievi del nostro gruppo consiliare: | Non siamo riusciti a capire chi sia aggiudicatario delle forniture di frutta e verdura per le quali avevamo chiesto con una apposita interrogazione di utilizzare il criterio del chilometro zero. Ci saremmo aspettati infatti che anche in questo caso (come per carne e pane) fosse riservata una particolare attenzione ai produttori locali. |