mercoledì 31 marzo 2010
706 casolani - il 30,76% del corpo elettorale - decidono di non andare a votare. Il segnale politico è forte e chiaro
La rivolta dei 49 senatori PD contro Bersani
Bersani ha i giorni contati? I suoi, dopo il risultato elettorale assai deludente, non sono disposti a concedergli altri passi falsi. Per adesso si limitano ai consigli e alle buone intenzioni, ma l'aria è pesante almeno quanto dopo le politiche che hanno segnato la sconfitta di Veltroni e il suo ruolo dal segretario del Pd.
Oggi un gruppo di 49 Senatori del Pd ha inviato al segretario Pierluigi Bersani una lunga lettera in cui si chiede uno scatto di reni, immediato e decisivo. Altrimenti, good-bye Bersani. Si legge nel teso "il passaggio elettorale di questi giorni ci consegna molteplici spunti di riflessione. A nostro avviso ci troviamo di fronte ad un momento della vita del nostro Paese rispetto al quale s'impongono, da parte di tutti noi, una maggiore generosità nell'impegno, una più partecipata attività politica ed una nuova consapevolezza riguardo l'effettiva portata dell'emergenza democratica in cui viviamo".
I senatori del Pd invitano Bersani a cambiare passo: " bisogna muoversi subito. Bisogna accedere ad una nuova dimensione del nostro impegno politico che anche noi parlamentari spesso non esprimiamo con la necessaria efficacia. Serve un supplemento d'anima. Ti poniamo l'esigenza di incontrarci subito per riflettere insieme. Per trovare, dopo una leale discussione, la giusta strada da percorrere per servire degnamente il nostro Paese. Non intendiamo farci consumare addosso i prossimi tre anni della legislatura, immersi in un attendismo fideistico che assegna al destino il compito di liberare l'Italia dal sultanato che la devasta ". La lettera è stata sottoscritta da senatori Democratici espressione delle diverse aree del partito: Gian Piero Scanu, Daniele Bosone, Gianrico Carofiglio, Marco Filippi, Giuseppe Lumia, Paolo Rossi, Alberto Tedesco, Claudio Molinari, Manuela Granaiola, Francesco Ferrante, Marilena Adamo, Vittoria Franco, Vincenzo Vita, Paolo Giaretta, Achille Serra, Roberto Di Giovanpaolo, Vincenzo De Luca, Franca Biondelli, Mauro Del Vecchio, Adriano Musi, Silvio Sircana, Felice Casson, Massimo Livi Bacci, Mariapia Garavaglia, Alfonso Andria, Giovanni Procacci, Franca Donaggio, Emanuela Baio, Luigi Lusi, Roberta Pinotti, Luigi De Sena, Leana Pignedoli, Flavio Pertoldi, Teresa Armato, Antonio Rusconi, Marina Magistrelli, Andrea Marcucci, Daniela Mazzuconi, Maria Teresa Bertuzzi, Anna Serafini, Mauro Marino, Ignazio Marino, Maria Fortuna Incostante, PaIn uolo Nerozzi, Anna Maria Carloni, Maria Leddi, Anna Rita Fioroni, Alberto Maritati, Tiziano Treu.
Non sono per niente tenere le testate giornalistiche di area con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Europa , il giornale della "vecchia" Margherita di Francesco Rutelli, è quasi spietato: "Negare i fatti o cercare scuse serve a poco: il Pd può diventare irrilevante". Nel mirino c'è la posizione di Bersani che "appare, ed è, solamente difensiva della sua gestione di sei mesi". Europa tocca un tasto delicato, le alleanze: "Bersani si muove su questa linea, peccato che la realtà gli si disfi sotto gli occhi" perché "Udc e Di Pietro non sono coalizzabili, e lo saranno sempre meno".
Amara anche l’analisi di Antonio Polito sul Riformista: "A furia di pareggi il Pd non vincerà mai lo scudetto". Il direttore scrive della "debolezza strutturale del Pd. Manca di una proposta convincente e dirompente su ciò che davvero interessa l'elettorato". Non è da meno Concita De Gregorio su L'Unità , che scrive di un voto fatto di "delusione e rabbia verso un centrosinistra che ha disatteso le aspettative" e parla di "cambiare la classe dirigente, puntare sul rinnovamento, su logiche nuove e non solo su somme aritmetiche di alleanze possibili, un progetto chiaro, semplice e alternativo che fosse anche, come dice Vendola, un nuovo racconto".
martedì 30 marzo 2010
Giovanni Malpezzi eletto Sindaco di Faenza: auguri per il lavoro importante che lo attende nell’interesse della città e dei comuni del comprensorio
Aspettando Faenza
La notte dei sogni (da Faenzanet)
E a Faenza si va a nanna con il risultato delle Regionali, ma col pensiero agli scrutini 'comunali' di domani. Dai dati delle Regionali parrebbe scontata l'elezione di Malpezzi ma se prendete il pallottoliere noterete come i voti presi dalle liste che sulla carta lo sostengono arrivano esattamente al 49,91%. Quindi il ballottaggio appare un'eventualità non remota, soprattutto per il valore dello sfidante di centrodestra. Dall'altra parte Minardi spera ma ha un ulteriore problema: le liste che lo sostengono non arrivano al 40% ed in base alla legge elettorale se non si apparenta con altre liste e giunge a questa fatidica percentuale, anche vincesse l'eventuale ballottaggio governerebbe senza la maggioranza in consiglio.
Ma i risultati delle regionali portano sogni ed incubi notturni.
PD Il partito democratico ha superato l'esame: non è più votato da 1 faentino su 2, ma si consola con un buon aumento rispetto all'anno scorso. Domani vedremo se il "PD faentino" ha avuto la stessa tenuta del "PD di Vasco Errani"
IdV I dati sono preoccupanti: passare in 12 mesi dall'8,7 al 5,9 vuol dire aver perso esattamente un terzo del proprio bacino elettorale. La prospettiva è di avere appena un paio di consiglieri con un peso quindi molto limitato nella coalizione
Sinistra per Faenza Il risultato di riferimento è a dir poco disastroso. Per la lista capitanata dal sen. Martino Albonetti c'è però la speranza di aver ben trasmesso al proprio elettorato il fatto di essere in città le persone che continuavano la tradizione di Rifondazione Comunista. Nella migliore delle ipotesi comunque dovrebbe arrivare 1 seggio.
PDL A livello manfredo nelle comunali ha sempre scontato un deciso scarto rispetto a quanto otteneva nello stessa elezione alle regionali ed in questo è un'incognita assoluta. Aveva 5 seggi, potrebbe guadagnarne 1 o 2
Lega Nord La vera trionfatrice delle Regionali: triplica i voti delle scorse regionali, aumenta di 4 punti in un anno, la Lega anche in Consiglio Comunale dovrebbe aumentare i seggi perchè questa volta non corre da sola, cosa che penalizza nella distribuzione dei seggi.
UDC-LTF Notte insonne. Con 1077 voti (il 3,7%) si elegge certamente un consigliere comunale (Bucci), ma se le liste in più delle comunali hanno eroso appena 100 voti si può restare fuori dal consiglio comunale per il meccanismo della cifra elettorale congiunto al premio di maggioranza.
Fatti Sentire Notte di sogni rosei. Se i fan di Beppe Grillo hanno dato il loro voto alla lista col bollino del comico genovese anche alle comunali non solo è certo un consigliere, ma con simili percentuali si arriva ad un incredibile doppia presenza.
Faenza è Futuro, Partito Repubblicano, Faenza che Vuoi Impossibile ogni seria previsione. Difficile comunque che queste 3 liste riescano ad approdare ad un consigliere.
Insieme per Faenza, Forza Nuova Anche su queste liste difficile fare previsioni certe. Si può però ora rivelare che nel centrosinistra nei giorni scorsi circolavano i risultati di un sondaggio telefonico (fatto 7 giorni addietro da un istituto di statistica) secondo il quale "Insieme per Faenza" era accreditata di un eccezionale risultato, Forza Nuova 1 seggio e la sinistra tutta fuori dal Consiglio. Vedremo se il sondaggio era o meno fondato
lunedì 29 marzo 2010
I risultati del Comune di Casola Valsenio alle Regionali 2010
In attesa di verificare il contesto provinciale e regionale all’interno del quale si colloca il risultato non buono conseguito dal Pdl di Casola possiamo evidenziare i seguenti elementi.
Rispetto alle elezioni europee del 2009 il Pdl casolano perde il 4,07% dei voti e il PD guadagna il 5,28%.
Da un primo esame la flessione del Pdl deriva in gran parte dalla minore affluenza riscontrata nella consultazione e da una possibile confluenza di nostri voti sul candidato dell’Udc mentre l’aumento di voti del PD deriva da una esclusiva capacità di attrazione all’interno della propria coalizione.
In un sistema elettorale come quello per le regionali, i dati vanno letti infatti per coalizioni e per candidature. Così facendo si può allora osservare che:
1) I partiti del centro destra, Pdl e Lega, tra le europee e le regionali mantengono inalterata la propria forza con una flessione insignificante dello 0,36% mentre il centro sinistra perde rispetto alle europee il 4,07%
2) I partiti del centro destra rispetto alle regionali del 2005 guadagnano nel 2010 il 7,2% mentre il centro sinistra perde il 7,8%
3) Il candidato del Centro destra rispetto al 2005, dove si era presentato con l’Udc, nel 2010, perde un insignificante 0,25% - pur senza l’alleanza con l’Udc - mentre il candidato del centro sinistra perde l’8,6%.
Da tutto ciò deriva che la battuta di arresto segnata dal Pdl, in una lettura contestuale alla coalizione, appare tutta riassorbita mentre lo stesso non sembra potersi dire per il PD.
In ogni caso sono in corso gli opportuni approfondimenti anche per meglio precisare le linee politiche da valutarsi all’indomani di questo importante voto che segna ancora una volta un indebolimento del centro sinistra anche nel nostro comune oltre che nella regione Emilia Romagna.
venerdì 26 marzo 2010
Decreto incentivi: ecco gli aiuti
giovedì 25 marzo 2010
Diceva qualche giorno fa il Sindaco di Forlì: “Le partecipate ipotecano il Bilancio del Comune…”
“Le società partecipate con i loro deficit rischiano di ipotecare per anni i bilanci del Comune”. Diceva così, qualche giorno fa il sindaco di Forlì Roberto Balzani prendendo atto del fatto che i soldi dei Comuni ormai scarseggiano e che solo per ripianare i debiti della società di gestione dell’aeroporto di Forlì, il Municipio dovrà impegnare una somma equivalente a quello che spende in un anno per tutte le attività sportive della città.
Ma chi dovrebbe controllare il buon andamento delle partecipate, spesso e volentieri in rosso cronico?
Molti forse non sanno che insieme ai tanti consiglieri d’amministrazione che affollano i Cda delle partecipate, nelle società degli enti locali c’è anche una pletora di revisori dei conti scelti per le loro competenze, certo, ma anche per la loro vicinanza al centro sinistra e al Pd.
Nei Comuni di grosse dimensioni e in Provincia su tre revisori uno è indicato dalla minoranza. Lo dice la legge, ma nelle società partecipate una regola simile non c’è. La nomina spetta alle assemblee dei soci che sono composte nella stragrande maggioranza dei casi da esponenti del centro sinistra.
Il controllo delle partecipate oggi è dunque affidato per intero alla forza politica di governo della città, sulla quale ricadono tutte le responsabilità di adesione e di controllo. Vale per Forlì ma anche per Casola che sta facendo scelte molto significative in questa direzione con Senio Energia.
La tromba dell'Apocalisse, ci vorrebbe
mercoledì 24 marzo 2010
Il segretario della Lega Nord di Faenza, Mauro Monti, preso a calci e pugni all’interno della sede del suo partito
A cinque giorni dalle elezioni il segretario della Lega Nord Mauro Monti è stato aggredito all'interno della sede del suo partito a Faenza in viale IV Novembre, vicino al Bar Maximilian.
A compiere il gesto un individuo di grossa stazza ora sotto fermo di Polizia.
L’onorevole Pini, dopo avere conferito con il Questore di Ravenna, conferma la matrice politica dell’aggressione.
martedì 23 marzo 2010
La sinistra ha tuonato contro la riforma Gelmini, ma chi conosce la scuola italiana sa bene che è indispensabile razionalizzare e rendere produttiva la spesa scolastica. L'unica cosa che non si può fare è lasciare le cose come stanno.
Abbiamo i costi più alti per studente: 7716 dollari per un bambino della scuola elementare contro i 6437 dollari dei Paesi Ocse e 8495 per un ragazzo della secondaria di primo grado e secondo grado contro una media Ocse di 8006. Tuttavia questa maggiore spesa non si traduce in un effettivo miglioramento degli apprendimenti.
Anzi, essere uno studente del sud significa partire con uno svantaggio di 68 punti nelle competenze misurate da Ocse-Pisa, l'equivalente di circa un anno e mezzo di ritardo scolastico rispetto ad uno studente del nord. In pratica un quindicenne che studia in una scuola media del meridione ha una preparazione uguale a quella di un tredicenne che fa altrettanto nel nord Italia. Una riforma radicale serve, eccome.
lunedì 22 marzo 2010
La grande frana sulla provinciale di Zattaglia. Occorre agire subito per individuare soluzioni di emergenza funzionali alle necessità dei residenti e delle aziende agricole. Perciò auspichiamo che la viabilità non rimanga completamente bloccata fino a Maggio. Il nostro capo gruppo in consiglio provinciale, Vincenzo Galassini, si è già attivato per sollecitare una immediata operatività della Provincia
Uno studio molto articolato degli economisti de LAVOCE.INFO sulle regioni in cui si vota domenica prossima. Indispensabile per chi vuole davvero documentarsi senza trionfalismi e inutile demagogia. Anche il PD dovrebbe abituarsi a trattare questi argomenti partendo da dati oggettivi
Pubblichiamo una serie di tabelle con i dati dei principali indicatori economici delle regioni in cui si voterà il 28-29 marzo. Alcuni sono dati economici di contesto, altri sono relativi a materie in cui le regioni hanno specifiche competenze e un ruolo diretto.
Raffrontando le regioni tra loro e rispetto alle medie nazionali, i lettori possono farsi un'idea dello sviluppo economico e civile raggiunto nei diversi territori, nonché della qualità dei loro governi.
Si apre la stagione delle grandi riforme
venerdì 19 marzo 2010
Con Stefania Craxi a Faenza un incontro sul riformismo socialista che oggi finalmente si realizza compiutamente nella liberaldemocrazia
giovedì 18 marzo 2010
Come sempre gli imolesi arrivano prima. La Regione approva il progetto sulle strade del Circondario. Finanziamento in entrata da 328mila euro
mercoledì 17 marzo 2010
Incentivare l'apertura di asili nido privati tramite bonus pubblici alle famiglie. Bazzoni (Pdl): "Solo così si riuscirà a dare una risposta alle esigenze delle donne lavoratrici"
Nei giorni scorsi Gianguido Bazzoni, candidato del Popolo della libertà al Consiglio regionale, ha incontrato a Cervia alcune donne lavoratrici assieme ad Alessandra Coatti, consigliere comunale del Pdl a Cervia.
“I servizi educativi e ricreativi alla prima infanzia - spiega Bazzoni - attualmente non danno risposte concrete ai genitori. Anzi mettono in difficoltà le coppie lavoratrici, specie quelle nel settore del turismo e del commercio, vitali per Cervia. Si tratta di settori che richiedono flessibilità di orari ma che vanno a scontrarsi invece con la rigidità dei servizi alla prima infanzia".
“Ritengo che in questo campo - aggiunge Bazzoni - si debba incentivare l'apertura di nuovi asili nido privati tramite dei bonus pubblici. Il cittadino deve poter scegliere liberamente, compito delle amministrazioni è quello di garantire la qualità. Solo attraverso il principio di sussidiarietà si possono estendere e consolidare i servizi per la prima infanzia. Rafforzando il ruolo dei privati si riuscirà a dare una risposta alle esigenze delle donne lavoratrici e si darà un segnale importante, quello di incentivare la maternità. Purtroppo ancora oggi molte donne sono costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia e, anche a causa della congiuntura difficile di questi tempi, la seconda resta un bel sogno e si preferisce rimandare. Ritengo che le donne non debbano più essere messe di fronte a questa dolorosa alternativa. Al centro del mio programma c'è la vita e la dignità della persona umana. Questi valori vengono prima di tutto".
“Potenziando i servizi alla prima infanzia con il determinante contributo dei privati - conclude Bazzoni - forniremmo molte occasioni di lavoro per i più giovani all'interno di questo settore e daremmo respiro ad altri come il turismo e il commercio che, specialmente a Cervia, costituiscono la spina dorsale dell'economia. Per questo, in caso di elezione al Consiglio regionale, mi impegno a modificare la legge regionale 1/2000 (modificata dalla 8/2004) in maniera che le norme vadano incontro alle esigenze delle donne lavoratrici e delle famiglie".
martedì 16 marzo 2010
Sulle modalità di nomina degli scrutatori le cose sono un po’ più complesse di quanto il PD casolano e il Sindaco Iseppi vogliono far credere. La questione taglia trasversalmente i partiti perché in ballo ci sono posizioni di rendita politica dure da superare.
I redditi dei nostri parlamentari
lunedì 15 marzo 2010
La nomina degli scrutatori: un sistema che privilegia il clientelismo dei partiti a scapito degli interessi della collettività. Avevamo chiesto alla sinistra di ritornare al sorteggio ma naturalmente hanno preferito continuare nelle chiamate dirette.
Promemoria: Allo Scrutatore di seggio spetta una indennità in denaro, la cui entità è stabilita per legge e varia in funzione del numero di elezioni che si svolgono nel medesimo giorno. Tale onorario non costituisce reddito e, dunque, non va indicato nella dichiarazione dei redditi del percipiente. L’ onorario, per le regionali del 2010 è di 120 euro (che sale di 25 euro per ogni elezione aggiuntiva alla prima, con un massimo di 4 maggiorazioni)
Ravenna:
Paola Frenna - dalle 9.30 alle 12.30 – tel. 0544460559
Adriana Santamaria - dalle 15.30 alle 18.30 – tel. 0544460559
Faenza:
Luciano Spada - cell.3481422821
Italia Maiellaro - cell.3200566223
Lugo:
Primo Costa - cell.335490334
Angela Scardovi - cell.3333750016
Cervia:
Alessandra Coatti - cell.3482606824
Paolo Savelli - cell.3333306727
sabato 13 marzo 2010
In nessun Paese normale il capo del governo può essere registrato a sua insaputa da un maresciallo su ordine di un sostituto procuratore: l’operazione di accerchiamento del governo è in atto per abbatterlo, con le buone o con le cattive.
L’Eco della Procura ieri ha comunicato che Berlusconi è indagato a Trani per una vicenda riguardante la tv di Stato. Perché un magistrato d’una piccola cittadina, incaricato di occuparsi di reati che accadono in Puglia, debba interessarsi dell’emittente pubblica con sede a Roma è uno di quei misteri poco gloriosi i quali dimostrano la generale confusione dei tribunali italiani. Ma lasciando perdere queste quisquilie, andiamo al sodo.
Al Cavaliere viene imputato di aver telefonato al direttore del Tg1 e a un membro dell’authority delle comunicazioni, lamentandosi di programmi d’informazione della Rai e minacciando di chiuderli. Volendo dimostrare che il presidente del Consiglio non ama Santoro, Floris e Serena Dandini non c’era bisogno di gettare soldi pubblici registrando ore di conversazioni, bastava rileggersi alcuni titoli di giornale delle passate settimane e degli anni scorsi.
Da quando si è buttato in politica il premier ingaggia una battaglia corpo a corpo con quelli che considera degli occupanti della tv di Stato e nel 2001 non esitò ad accusare il conduttore di Annozero e i suoi compagni di uso criminogeno della Rai. La novità di quest’inchiesta non sta dunque nel tentativo di far tacere chi secondo Berlusconi fa campagna per la sinistra con la tv pubblica e nemmeno nelle conversazioni tra il capo del governo, un giornalista e il membro di un’autorità garante.
Fingere che nel passato non ci siano state relazioni intense tra Palazzo Chigi, i direttori dei tg e i dirigenti dell’emittente sarebbe ipocrita. Nessun presidente del Consiglio si è mai fatto scappare l’opportunità di condizionare la Rai. Esistono aneddoti e perfino libri che ricostruiscono l’influenza del potere politico sulla tv e a nessun pretore è mai venuto in mente di avviare un’indagine. La vera novità semmai è che qualsiasi ufficio periferico della giustizia è in grado, se vuole, di ascoltare tutto ciò che dice il capo del governo. Lo avevamo già intuito un paio d’anni fa, quando alcune conversazioni di Berlusconi erano finite in un procedimento della Procura di Napoli e da qui direttamente sul sito dell’Espresso. Oggi però ne abbiamo la conferma, con la pubblicazione delle intercettazioni su il Fatto quotidiano. Il nostro è il presidente più ascoltato al mondo e per fortuna che al cellulare parla solo di donne e di tv: riferisse ciò che dice a Putin o a Obama, rischieremmo di leggere in prima pagina qualche segreto internazionale o il resoconto di un vertice.
In nessun Paese normale il capo del governo può essere registrato a sua insaputa da un maresciallo su ordine di un sostituto procuratore. E non importa che vi sia una legge la quale obbliga a chiedere l’autorizzazione per usare le conversazioni intercettate di un parlamentare: le norme sono fatte per essere aggirate. Quanto meno se c’è di mezzo Berlusconi. Se invece i registrati sono D’Alema o Bersani no: ai tempi dell’inchiesta Unipol le conversazioni del primo furono insabbiate e dichiarate inutilizzabili, quelle del secondo invece non dovettero neppure essere insabbiate perché non emersero mai dalla sabbia.
Le vicende di questi giorni comunque dimostrano una sola cosa, ovvero che l’operazione di accerchiamento del governo è in atto. Rispetto al passato, si è adottata una strategia diversa: non più un solo attacco, ma una miriade di offensive, contro il Cavaliere e pure contro quelli che sono considerati i suoi scudieri. Che si tratti di sottosegretari o di direttori non fa differenza: l’obiettivo rimane quello di abbatterli, con le buone o con le cattive. Non sappiamo come finirà. Berlusconi ha dimostrato di riuscire a rimontare i momenti più difficili e come i gatti ha dato prova di avere sette vite. Ma in questo momento appare più isolato del solito e non vorremmo che le vite cominciassero a scarseggiare.
giovedì 11 marzo 2010
I seggi elettorali nelle ex medie? Neppure a parlarne. Creeremmo disagio a un paio di associazioni. L’assessore Ricciardelli risponde così ad una nostra interrogazione
A noi sembrava ragionevole chiedere lo spostamento dei seggi elettorali dalla nuova scuola, appena ristrutturata alla vecchia scuola media, destinata ora dall’amministrazione Iseppi ad ospitare la cosiddetta casa delle associazioni.
Tutti sanno quanto sia negativa la chiusura della scuola per una, se non per due tornate elettorali all’anno. Ne patiscono sia l’attività didattica che la normale organizzazione delle famiglie costrette a ricorrere a sistemi di fortuna per accudire i figli per più giorni lavorativi. Sulla necessità di liberare gradualmente le scuole dall’ingombrante presenza dei seggi, al pari di quanto si sta facendo in tutta Europa, c’è una larga condivisione: concordano prefetti e autorità scolastiche, comuni e provincie, associazioni dei consumatori e sindacati.
Forti della favorevole circostanza rappresentata dalla piena disponibilità dell’ex scuola media, avevamo presentato una interrogazione per sondare gli intendimenti di Iseppi sicuri che ci avrebbe risposto che per quest’anno era ormai tardi, ma che per i prossimi condivideva l’idea.
Si stenta a crederci ma la secca risposta verbale dell’assessore Claudio Ricciardelli è di quelle che lasciano esterrefatti: né per quest’anno, né per il futuro l’amministrazione comunale intende trasferire i seggi elettorali perché non ne ravvisa l’utilità e perché non si vuole creare un disagio alle associazioni che in futuro si pensa di allocare nei locali.
Ci permettiamo solo di far notare la singolare attenzione per il minimo disturbo (ma proprio minimo) eventualmente procurato ad una o due associazioni, ma non quello assai rilevante procurato alla scuola e alle famiglie!
Cosa dire? Nulla di più. Possiamo solo, ancora una volta, chinare la testa, avviliti e sconsolati di fronte a questi incomprensibili comportamenti.