sabato 31 ottobre 2009

Iseppi dopo quattro mesi. Una interessante riflessione sugli orientamenti amministrativi del Sindaco. La nostra posizione


Il Sindaco Iseppi, a quattro mesi dal suo insediamento, fa il punto della situazione amministrativa in una intervista che singolarmente reperiamo solo nel sito del suo Gruppo Consiliare.
In considerazione dell'ampiezza delle valutazioni che offre, abbiamo costruito un quadro sinottico nel quale- sintetizzando i punti - avanziamo le nostre considerazioni e precisiamo le nostre posizioni.
Come risulterà subito chiaro, su molti temi abbiamo posizioni diverse su altri registriamo consonanza e condivisione.
Ci separa tuttavia una differenza sostanziale: Iseppi, come tutti i suoi predecessori, non tralascia occasione per inserire anche all'interno delle valutazioni d'ordine più strettamente amministrativo, una insopportabile rancorosità nei confronti del Governo che in taluni casi si trasforma in ripulsa evidente verso l'intero esecutivo.
E' un atteggiamento vecchio e non più accettabile proprio perchè lui, in quanto sindaco, è tenuto a rispettare anche quel 39% di cittadini che non l'ha votato e quel 47,5% che alle ultime europee ha scelto le posizioni del centro destra.
Noi ci auguriamo, sinceramente, che non vada avanti fino al 2014 a dire che tutto quello che fa di buono è merito della Provincia e della Regione e che ogni difficoltà che incontra è imputabile al Governo.
Dai giovani sindaci, sui quali il PD ha così fruttuosamente puntato, sarebbe stato lecito aspettarsi una lettura politica innovativa e una freschezza di giudizio che per ora - con tutto il rispetto - non si vede proprio. Si vede solo, ancora e ancora, la vecchia minestra riscaldata delle invettive e delle calunnie.


La nostra analisi dell'intervista

Esce l'Altra Campana, un foglio informativo del Gruppo Consiliare PDL Lega Nord UDC di Castelbolognese


Questo primo numero esce in otto pagine. Cliccare sull'immagine e attendere con pazienza il caricamento

venerdì 30 ottobre 2009

Il PDL fa cinque domande a Errani in Consiglio regionale

Il Pdl pone cinque domande al presidente della Regione, Vasco Errani sulla questione Terremerse alle quali il numero uno di viale Aldo Moro dovrebbe rispondere in una delle prossime sedute del Consiglio.
I consiglieri del PDL Fabio Filippi, Ubaldo Salomoni e Andrea Leoni chiedono:
1) se è vero che i lavori di costruzione del nuovo stabilimento vinicolo della cooperativa Terremerse a Imola sono durati solo otto giorni;
2) se il presidente Errani ha presenziato e votato le modifiche al Piano regionale di sviluppo rurale che garantivano gli aiuti al fratello, invece di uscire dall’aula;
3) se il contributo regionale é stato erogato regolarmente e dopo tutti i controlli previsti dalla legge;
4) se Terremerse ha fornito il certificato di agibilità e conformità edilizia assieme al rendiconto e alla dichiarazione di fine lavori, come impone la legge;
5) se è vero che i Comuni di Imola e Bagnacavallo hanno trasformato in edificabili terreni di proprietà della cooperativa.
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Dopo la pubblicazione, una settimana fa, di un articolo su Il Giornale che accusava il presidente della Regione, e dopo una riunione dei capigruppo che ha fatto incassare ad Errani la solidarietà di tutti, il gruppo di Forza Italia nel Pdl di viale Aldo Moro continua a chiedere chiarezza.
I tre consiglieri, infatti, nella seduta dell’Assemblea hanno chiesto alla presidente del Consiglio regionale, Monica Donini, di iscrivere all’ordine del giorno la mozione sul “finanziamento Errani presidente a Errani fratello”.
I cittadini, afferma Filippi in una nota, “hanno il diritto di conoscere come sono stati spesi i loro soldi. Chi meglio del diretto interessato può raccontarcelo?” Il Pdl, “a tutela del presidente, chiede la discussione urgente della mozione”.
Errani, però, da parte sua “ha il dovere di onorare il ruolo che ricopre, non si nasconda dietro un dito”, attacca Filippi. Le accuse del Giornale ”non sono certo velate e nel pezzo giornalistico non mancano certo i nomi e i cognomi”.

"Sulle orme di Alfredo Oriani" di Sandro Bassi su Sette Sere


Ha ragione la CISL: perchè non si fa un rimborso d'ufficio senza creare tanti problemi ai cittadini?


giovedì 29 ottobre 2009

Chi desidera fare lo scrutatore si iscriva all'Albo comunale entro il 30 Novembre

Ricordiamo che chi intende essere nominato scrutatore ai seggi ed ancora non è iscritto nell'apposita lista comunale, può farne richiesta presso l'Ufficio Elettorale del Comune entro il 30 novembre 2009 .
Coloro che aspirano ad essere nominati Presidenti di Seggio devono presentare domanda entro e non oltre il 31 ottobre 2009.
I Presidenti di seggio sono nominati dalla Corte d’appello su indicazione del Sindaco del Comune di residenza mentre gli scrutatori sono nominati dalla commissione elettorale comunale. Il rappresentante del nostro Gruppo nella commissione elettorale è Alessandra Bertozzi.

mercoledì 28 ottobre 2009

Messe nere: ci sono prove certe. Cosa sta succedendo a Monte Battaglia?


Le autorità religiose dell'imolese ed in particolare don Fabio Arlati, responsabile del Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (GRIS) di Imola appaiono molto preoccupati.
La notizia sta assumento connotazioni inquietanti. Si parla di un gruppo di incappucciati che si aggira per il Monte spaventando fungaioli e passanti.
Il Sindaco Iseppi minimizza, ma una comunicazione ufficiale non guasterebbe.

All'età di 86 anni è scomparso il senatore Elio Assirelli, sindaco di Faenza per ben 16 anni.

assirelliPer ricordarne la vita vi proponiamo una sua biografia da un articolo di Antonietta Innocenti pubblicato sul Pipinè.

Elio Assirelli, figura politica molto nota a Faenza, nato il 7 Marzo 1923, ha ricoperto le più prestigiose cariche istituzionali come risultato di un perseverante impegno nei confronti della città e della società civile. Primogenito di cinque fratelli, sognava da ragazzo di diventare ingegnere meccanico, ma in seguito a un incidente del padre e conseguenti difficoltà economiche fu costretto, con immenso dispiacere e per volontà della madre, ad abbandonare temporaneamente gli studi e accettare un lavoro da meccanico alla Fiat. Iscritto all’azione cattolica iniziò a frequentare giovanissimo i Salesiani, nonostante durante il Ventennio la fortissima pressione propagandistica facesse sentire tutti i giovani un po’ fascisti , Elio divenne antifascista. Nel 1942 va a Roma e frequenta la scuola di radiotelegrafia dell’aeronautica; riesce ad evitare la guerra, ma partecipa attivamente alla "resistenza dei cattolici " a Faenza.

Elio Assirelli è stato uno dei fondatori della CISL nonché segretario di Faenza, consigliere comunale, assessore all’Assistenza Sociale e nel 1956, al termine della legislatura Baldi, a soli 33 anni è Sindaco di Faenza. Durante i suoi quattro mandati sono state realizzate opere di modernizzazione della città: la costruzione di case popolari, la circonvallazione, l’ampliamento dell’Istituto d’Arte per la ceramica, il grande parco di Piazza d’Armi, il palazzo dello Sport "Ing. Dino Bubani" e la casa di riposo. Venne iniziata l’area industriale, l’elettrificazione della periferia, l’asfaltatura delle strade e il Centro di Addestramento Professionale. Non si può non ricordare , inoltre, anche l’inizio del Palio del Niballo nel 1959 e la Festa del Faentino Lontano. Elio Assirelli, Sindaco della città dal 1956 al 1972, è stato poi eletto Senatore della Repubblica al primo turno nel seggio di Faenza e Forlì.

Durante il mandato senatoriale, ha fatto parte della commissione Finanza-Tesoro con l’incarico di segretario. Più volte è stato relatore del bilancio del Ministero delle Finanze. Dopo due legislature nel 1979 ha rinunciato al terzo mandato. La sua notevole e allo stesso tempo preziosa esperienza in campo amministrativo e fiscale lo hanno poi portato a rivestire cariche come Presidente presso diversi Enti. Una fra le più importanti è quella dell’Ente Tutela Vini di Romagna dalla quale, dopo ben 24 anni, avverrà la scadenza del mandato. A coronamento di una vita vissuta con un impegno etico e sociale c’è anche un matrimonio felice, due figlie e una famiglia solidale. Una menzione speciale va fatta alla moglie Ginetta Casalini con cui Elio Assirelli celebrerà fra due anni le Nozze di Diamante.

Amici del PD, per una volta, provate a stupirci

Prendo spunto dalla nota del PD casolano sulla nostra proposta rivolta ad Hera di non applicare più l’aliquota Iva del 10% sulla tassa dei rifiuti, allontanandomene subito per tentare qualche considerazione d’ordine generale.
Il mio modesto parere è che dovremmo smettere tutti, noi per primi, di scimiottare i politici dei palazzi e di badare principalmente alla ricerca delle migliori condizioni di vita e di sviluppo della nostra comunità.
In Italia una antica consuetudine vuole che la politica si faccia per caduta, dall’alto verso il basso con una ripetitività e con una subordinazione molto forte. In questo modo si ottengono due risultati negativi: le donne e gli uomini migliori e i più innovativi se ne vanno, i più ossequienti e i più allineati assumono gradualmente potere amplificando il vizio di origine: il conformismo.
Un esempio classico di questo atteggiamento è lo schema per cui se un partito dice A necessariamente un altro partito deve dire un B antitetico e magari un terzo deve aggiungere un C di inversione. Questo schema parte da Roma e arriva in ogni più piccola periferia e mentre si dipana diventa sempre più rigido tanto che la politica di provincia alla fine è spesso molto molto peggiore di quella romana che la origina.
Questo modo di lavorare è il brutto della politica, quello che la rende a un tempo astrusa e infantile, quella che non aiuta nella risoluzione dei problemi, quella che allontana la gente e fa si che solo chi urla più forte appaia il più volitivo, mentre spesso è solo il più settario e il più qualunquista.
Noi dovremmo cominciare a sperimentare un modo di parlare e di parlarci non partendo dai differenti posizionamenti ideali che costituiscono il sottofondo e la base fondante dei singoli partiti (in quanto tali poco sindacabili), ma partendo dai singoli provvedimenti per i quali dovrebbe valere una sola domanda: aiutano o non aiutano i cittadini a vivere meglio in un territorio ordinato e ricco di opportunità e di valore? Si poteva fare di più e meglio?
Questo, a mio parere, dovrebbe essere il modo di vivere la politica in un piccolo paese come il nostro per non ricadere nella trappola romana e per dare un contributo vero alla vita di ciascuno.
Forse per questo sarebbe stato davvero stupefacente che il PD avesse detto, per una volta, "il PDL ha ragione sul rimborso dell’Iva sulla tassa dei rifiuti".
In barba alla senatrice Bonfrisco che neppure noi sappiamo chi sia.
Fabio Piolanti

martedì 27 ottobre 2009

Da La Voce di Romagna del 27/10/2009


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Monte Battaglia: Ma quali messe nere, sono solo lupi. Si però anche i lupi non scherzano.


Nicola Iseppi, nega completamente l’esistenza dei riti satanici e anche lui attribuisce ai lupi i ritrovamenti di animali morti. “Queste voci non sono mai circolate - conclude deciso -. Il Comune è piccolo e se fossero esistite storie simili ne sarei certamente venuto a conoscenza”.

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Continuano i riconoscimenti per Cristiano


lunedì 26 ottobre 2009

Hera smetta di inserire l'Iva nella bolletta dei rifiuti. Chi lo desidera potrà chiedere il rimborso.

La Corte Costituzionale ha finalmente chiarito la natura giuridica delle varie tasse sui rifiuti: la tassa dovuta dal cittadino contribuente per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, sia nella versione TIA (tassa di igiene ambientale), sia nella versione TARSU (tassa sull'asporto rifiuti solidi urbani) è un vero e proprio tributo.
L'imposizione dell'Iva su tale onere tributario è, pertanto, illegittima, in quanto non è ammissibile l'imposizione di una tassa su una tassa.
Noi ritieniamo che alla luce della suddetta sentenza sia illegittimo costituzionalmente il fatto che Hera continui ancora oggi ad inserire l'Iva nelle bollette inviate.
I cittadini che vogliano presentare domanda di rimborso per le somme indebitamente pagate ad Hera possono utilizzare questo modello

Bella prova, ma se dura così...

Diamo atto che questa volta il PD ha fatto sul serio e che le primarie, a differenza del passato, hanno fornito un risultato vero e importante.
Per quanto non ci appassioni questo modello organizzativo e operativo, riconosciamo che si è trattato di una buona prova di democrazia interna.
Notiamo solo che queste laboriose kermesse elettorali alle quali il partito si sottopone ormai da cinque anni registrano anche a Casola Valsenio un trend di partecipazione calante e infatti:
- nell’ottobre 2005 al plebiscito per Prodi parteciparono 485 casolani
- nell’ottobre 2007 al plebiscito per Veltroni parteciparono 311 casolani
- nell’ottobre 2009 alle elezioni per il segretario (aperte anche ai sedicenni) hanno partecipato 215 casolani.
Se dura così...

sabato 24 ottobre 2009

Una politica turistica tutta da ripensare. La collina perde colpi e la Società d'Area dimostra di non essere in grado di proporre idee e progetti

Il sindaco Iseppi ha avuto la cortesia di chiederci un parere preventivo sul rinnovo della convenzione con la Società d’Area Terre di Faenza, la società pubblico-privato che ha il compito di gestire la promozione turistica nell’area faentina. Lo ha fatto in privato, ma non se ne abbia, se gli rispondiamo in pubblico, tanto il risultato sarebbe lo stesso.

Come per qualsiasi società di servizio partiamo dai risultati operativi conseguiti e lo facciamo ricorrendo ai dati comunicati il 26/9/2009 da Libero Asioli, assessore provinciale che analizza i flussi turistici della provincia di Ravenna da Gennaio ad Agosto 2009.

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PROVINCIA DI RAVENNA
TURISMO, RECORD AD AGOSTO CON OLTRE 100MILA PRESENZE IN PIU' DEL 2008
Il Comune di Ravenna è in costante ascesa e si attesta a 2.598.541 presenze, pari al 4,14% in più rispetto al 2008. Ravenna città d’arte registra 350.058 presenze con un balzo del 10,78%. Ravenna lidi conta 2.248.483 presenze (+3,17%). “Il dato di Ravenna merita attenzione per diverse ragioni – spiega Asioli - intanto per il risultato dei lidi che nel 2009 risultano in crescita soprattutto grazie al dato straordinario riscontrato in periodo di bassa stagione, (che contribuisce al rilevante dato del periodo, con quasi 40.000 presenze in più rispetto al 2008) e grazie al dato di agosto che è cresciuto anche oltre la media complessiva della località (+3,99%). Ancor più costante il percorso di Ravenna città d’arte che continua a crescere e, nel solo mese di agosto, registra un’impennata del +28,12% rispetto ad agosto 2008.
Il Comune di Cervia segna un agosto record con ben 1.186.897 presenze: il miglior dato assoluto per il mese di agosto nel comune di Cervia, con un positivo riflesso anche sul periodo complessivo gennaio-agosto (106.938 presenze in più, pari al 3,20%). Il totale delle presenze è superiore non solo al dato 2008, ma anche al dato record del 2007, con un totale di 3.451.321 . Ottimo anche il riscontro degli arrivi che nei primi otto mesi del 2009 sono stati 580.989, 20.000 in più rispetto al dato medio degli ultimi 2 anni. Sommando il dato dei lidi ravennati e del cervese, si conferma il peso, sia assoluto che relativo, dei nostri due Comuni costieri che assommano 5.699.804 presenze, ovvero oltre il 90% delle 6.265.268 presenze totali registrate in provincia in questi primi otto mesi del 2009.
Il Comune di Faenza conferma la sua crescita come città d’arte. Con le 82.075 presenze del periodo gennaio-agosto 2009, sale del 7,27% rispetto al 2008. Il dato delle presenze è in costante ed ininterrotta ascesa dal 2006. Faenza si conferma, sia nel mese che nel periodo, come la terza realtà turistica della provincia e come seconda città d’arte.
La collina, dopo un positivo fine anno nel 2008, registra una flessione di presenze modesta in cifre assolute, ma significativa in termini percentuali.
Riolo Terme, che pure ha avuto un mese di agosto di sostanziale tenuta, registra sul periodo gennaio-agosto 41.534 presenze con un calo di quasi 7.000 presenze, - 14,47%.
Brisighella registra 22.470 presenze, oltre 4.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2008, - 15,87%.
Casola Valsenio segna un totale di 2.019 presenze a fronte delle 3.665 del periodo gennaio-agosto 2008. (pari a meno 1.646 presenze: - 44,91%)”
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E’ del tutto evidente che il prodotto turistico della collina faentina per due terzi del 2009 è molto insoddisfacente e in particolare per Casola Valsenio è drammatico con una perdita di circa il 50% delle presenze. Di fronte a un dato come questo qualsiasi società inizierebbe a discutere molto seriamente dell’efficacia dei propri obiettivi e dei propri target e questo pensiamo che dovrà fare anche Terre di Faenze.
Sappiamo bene che questo difficile andamento del turismo collinare non può essere interamente imputato alla Società perché al prodotto concorrono una molteplicità di soggetti e di fattori, ma per come si è venuto strutturando da tempo il governo del turismo nei comuni dell’Unione, la Società d’Area è il primo referente e un forte coimputato.
Il nostro risultato negativo viene enfatizzato ancor più dal fatto che, pur in presenza di una crisi economica profonda, il turismo dei maggiori asset provinciali tiene bene, tanto che l’assessore Asioli non nasconde, a ragione, una compiaciuta soddisfazione.
Mentre Ravenna, Cervia, la stessa Faenza vanno forte e confermano i trend di lungo periodo, la collina accusa una battuta di arresto molto significativa che denuncia una storica debolezza di offerta strutturale. Appaiono sempre più evidenti infatti tutti i limiti di una proposta prevalentemente collegata agli eventi che sono destinati a mostrare la corda se lasciati da soli a sostenere il mercato.
Per questo solo in parte possiamo concordare con Asioli quando dice “E’ necessario irrobustire i trend turistici dell’area collinare con eventi significativi per i quali la collina si è palesata come eccellente location con la valorizzazione di nuovi segmenti, Parco ed enogastronomia di qualità, che creino nuove motivazioni per la vacanza in tale area e una ricalibratura dell’offerta, mirata al target più idoneo per questa tipologia di destinazione”
Faremo in altra sede una riflessione sulle complessive politiche turistiche dell’Unione: qui converrà riflettere sul contributo della Società d’Area allo sviluppo e alla gestione della promozione del territorio e indichiamo al riguardo i seguenti elementi di riflessione:
1) Abbiamo molti dubbi che l’apporto del Comune di Faenza nella Società sia stato positivo e utile per i comuni collinari perché temiamo che il baricentro dell’azione e dell’attenzione si sia spostato troppo su Faenza a scapito dell’Unione.
2) La delega all’Unione delle politiche turistiche da parte dei Comuni e la sostanziale delega dell’Unione alla Società d’Area anziché aumentare, allargare, valorizzare il dibattito sulle scelte turistiche e promozionali ha reso molto circoscritte e asfittiche le scelte tanto che oggi non si capisce quale sia il soggetto che programma e promuove.
3) La Società d’area anziché proporsi come think tank (serbatoio di pensiero) sulle politiche di gestione turistica del territorio è parsa debole, subordinata, titubante ed ha finito per assumere un ruolo meramente esecutivo che ha tradito vistosamente lo scopo di centro di elaborazione anche a servizio delle scelte programmatorie per cui era nata.
4) I dati fino ad ora non buoni sulle presenze turistiche nei comuni collinari dicono che il modello adottato dalla Società necessita di messe a punto sostanziali perché, pur in presenza di una offerta debole e disarticolata di cui la Società è responsabile in minima parte, qualche impedimento sostanziale ci dovrà pur essere stato nella presentazione del prodotto se si registra una performance così negativa.

Insomma siamo in presenza di una Società partecipata tutta da verificare alla luce di risultati non buoni, ma soprattutto di fronte ad un vuoto politico programmatorio che la stessa Società d’Area Terre di Faenza ha dimostrato di non potere sostituire e colmare.

venerdì 23 ottobre 2009

Il Governo a fianco degli agricoltori. Zaia a Cernobbio: da oggi nelle casse dei contadini 2 miliardi e mezzo di euro di anticipazioni Pac

Agea e gli altri organismi pagatori hanno iniziato a pagare, a un milione e 300.000 agricoltori, 2 miliardi e mezzo di euro. Saranno disponibili nei conti correnti degli agricoltori al più tardi entro il prossimo 30 di ottobre. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha annunciato, durante il Forum internazione dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, il pagamento delle anticipazioni dei premi Pac. Lunedì il Ministro parteciperà al Consiglio d’Europa, strategico per l’agricoltura italiana e per quella dell’Europa tutta.
“Questo è il segno concreto e indiscutibile di un impegno che ho preso e che mantengo con i nostri agricoltori.”
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha annunciato, durante il Forum internazione dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, il pagamento delle anticipazioni dei premi Pac.
“Come ho già spiegato in altre occasioni, ha detto Zaia, l’anticipazione dei premi Pac quest’anno c’è. E il dovuto, il 70% degli aiuti disaccoppiati, confluirà da oggi ed entro il 30 ottobre nei conti correnti dei beneficiari. A maggio ho presentato, con i colleghi europei, la richiesta alla Commissione di dare un segnale forte agli agricoltori, colpiti quest’anno dalla sfavorevole congiuntura economica mondiale. Abbiamo chiesto, a fronte della grave crisi di liquidità che ha colpito anche il nostro settore, di anticipare il pagamento degli aiuti comunitari a fronte delle domande presentate dagli agricoltori entro il 15 maggio 2009”.

Abbiamo sempre sostenuto che la Parrocchia in quanto tale deve rimanere fuori da ogni iniziativa politica. Il Vescovo Stagni ci da ragione. Anche a Casola il Consiglio Parrocchiale si astenga in periodo elettorale da inopportune "audizioni"


La fogna che finisce nel Senio trova spazio nella Voce del 23 ottobre


giovedì 22 ottobre 2009

Che fortuna averci un avversario così umano. Che fortuna

Riporto questa nota di Giorgio Sagrini pubblicata nel sito del PD casolano perché sarebbe un peccato lasciarla passare inosservata: merita invece ogni considerazione soprattutto per l’autorevolezza della fonte.

“Dal sito della destra casolana c’è chi – sempre nascondendosi dietro l’anonimato - polemizza con noi per la pretesa di non (ops?!) voler pubblicare sul nostro blog i commenti anonimi. Ovviamente non possiamo che ribadire questa nostra posizione. L’ anonimo polemista, ce ne dispiace per lui, dovrà farsene una ragione.
E Fabio Piolanti, rispondendo piccato a un altro commentatore anonimo che gli ha fatto osservare di avere scritto l’”ennesimo svarione”, se la prende …con i “comunisti”: “almeno io – afferma - i miei errori li dichiaro immediatamente e pubblicamente. Non ho mai sentito uno di voi, una sola volta, fare altrettanto. E' proprio questa la differenza tra un comunista e un liberale”.
Detto che mi piacerebbe sapere chi sarebbe …il liberale, debbo correggere Piolanti.
La capacità di riconoscere errori o imprecisioni non è solo sua. Basta leggere alcuni precedenti post pubblicati sullo stesso blog del PdL casolano per rendersene conto.Lui, certamente più di altri, a quanto pare, ha invece una spiccata propensione all’imprecisione. E non è un giudizio, è un fatto.
Evidentemente anche lui – per parafrasare una sua precedente affermazione – "di sicuro ha ancora molto da imparare".”

Il nostro Sagrini, come tutti sanno è cresciuto a pane e politica. Ha fatto a lungo il sindacalista, il segretario di partito, l’amministratore pubblico, il Sindaco. Ora, tra le altre cose, amministra il ben noto Con.Ami di Imola.
Sarà per questa ininterrotta frequentazione del potere che si sente in ogni circostanza legittimato a insegnare agli altri come si sta al mondo. A me in particolare è solito dare sonore lezioni di lingua, di stile, di comportamento di cui gli riconosco, senza tema, il merito e di cui gli sono debitore. Spero anzi non si stanchi di assolvere questa funzione rieducativa che, se pur disperata, gli rende merito. Per questo d’ora in poi lo chiamerò Maestro!

Con tutta l’umiltà del caso e sapendo già di espormi a dure conseguenze, vorrei evidenziare i rimproveri che mi rivolge con il solo nobile intento di rieducare me stesso e i miei:
a) Il povero Giacomo, così si chiamerebbe, voleva solo lasciare nel sito del PD un commento, non voleva mica mettere una bomba. Ha commesso un’imprudenza, è vero, ma il poverino non si aspettava di essere accomunato a quella masnada che, nel sito del PDL anzi della destra come correttamente dice il Maestro, scrive senza mostrare i documenti e senza l’accredito di almeno due iscritti, se maggiorenne, o dei genitori, se minorenne. Il poverino sta cercando di farsene una ragione, ma è dura, troppo dura.

b) Il maestro mi rimprovera per essermi voluto richiamare al pensiero liberale financo al liberismo. Ha ragione, dio gliene renda merito. E’ stato un atto di protervia e di arroganza intellettuale di cui mi vergogno anche perché tutti, ma proprio tutti, sanno che tra noi è lui il liberale oltre che cattolico, socialista, democristiano, repubblicano, socialdemocratico, ulivista, progressista, comunista… no, questo proprio no. Sono io il comunista. Sono io.

c) Il Maestro Sagrini non sbaglia: nessuno ricorda a memoria d’uomo che abbia mai dichiarato un proprio errore e questo rende ancor più amare e indecorose le mie imprecisioni che sono per di più aggravate da pubbliche e veloci ammissioni d'errore. So che va dicendo a tutti che ho una “spiccata propensione all’imprecisione”. Lui è un uomo buono: pensate a cosa avrebbe potuto dire un comunista spietato e settario. Che fortuna che abbiamo ad averci un avversario così umano. Che fortuna!

Fabio Piolanti

mercoledì 21 ottobre 2009

Il modello Emilia: soldi e favori al fratello del capo - Inchiesta giornalistica di Stefano Filippi su il Giornale del 17/10/2009

Errani finanzia Errani. Vasco, presidente pd dell’Emilia Romagna (oltre che della Conferenza stato-regioni), sovvenziona il fratello maggiore Giovanni, presidente della cooperativa Terremerse aderente a Legacoop. Tutto alla luce del sole, esistono delibere, perizie, fatture in una catena di stranezze e irregolarità. Che si spiegano solamente con il collaudato sistema di potere locale che sorregge le società rosse attraverso la triangolazione istituzioni-coop-partito. Un intreccio tra politica e affari che risalta nella storia di questa cooperativa agricola di Bagnacavallo operante tra Imola e il Ravennate. A cominciare dai nomi dei protagonisti: la famiglia Errani (Vasco, Giovanni e la figlia di quest’ultimo, Linda, sindaco della vicina Massa Lombarda, paese natale di tutti e tre); Guido Tampieri, anch’egli di Massa Lombarda, ex dirigente di Cgil e Pci-Pds-Ds, ex assessore regionale all’Agricoltura, ex sottosegretario del ministro De Castro nell’ultimo governo Prodi; Massimo Marchignoli, allora sindaco di Imola, ora deputato pd.
Siamo nel 2005. Terremerse naviga nei debiti per una serie di scelte gestionali criticate da molti soci e dalla locale Confederazione italiana agricoltori. Come risollevarsi? Semplice: si chiedono soldi alla Regione e favori alle istituzioni. Approfittando del piano regionale di sviluppo rurale, la coop di Errani Giovanni progetta un nuovo stabilimento vinicolo finanziato dalla Regione di Errani Vasco per un milione di euro (su una spesa prevista di due milioni e mezzo), mentre i Comuni di Imola e Massa Lombarda trasformano in zona residenziale ad alto indice un’area produttiva di Terremerse. I terreni resi edificabili vengono successivamente acquistati da Unipol Merchant Bank, Coop Adriatica e Federcoop Ravenna. Ciliegina sulla torta, dopo qualche mese la cantina viene ceduta nonostante l’esplicito divieto della Regione.

Comincia il monopolio


martedì 20 ottobre 2009

Qualità della vita in Romagna nel 2007. Casola Valsenio al 47° posto su 75. Se è tanto o è poco giudicatelo voi comunque guadagniamo 10 posizioni rispetto al 2006. Molto male Riolo (-14), fermo Brisighella (+1).


Una impronta che non scompare. L’uso improprio dei canali di informazione istituzionale che ancora sono privi di contenuto e ricchi solo di propaganda

Anche quando il contrasto è più aspro a noi non piace il rimpallo da ping pong, le repliche e le controrepliche, che spesso non aggiungono elementi nuovi ma solo rancorosi distinguo.
In questo caso tuttavia facciamo una eccezione per segnalare che nel sito istituzionale del Comune di Casola Valsenio viene pubblicata una ulteriore dichiarazione dei sindaci di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme in risposta alla nostra denuncia sulla omissione degli atti applicativi delle norme sulla trasparenza.
Noi confermiamo punto per punto i rilievi avanzati e a differenza dei sindaci consideriamo superfluo elencare nuovamente le inalterate ragioni che ci inducono a ritenere inadeguato e omissivo il loro comportamento. Tuttavia, di fronte a tanta insistenza, siamo orientati a inoltrare una segnalazione al Ministero della Funzione Pubblica affinchè valuti se ci sono le condizioniche per avviare una verifica nei confronti dei tre Comuni.
In realtà quello che preoccupa è il modo con cui in particolare nel Comune di Casola Valsenio viene gestita l’informazione istituzionale nella quale passano esclusivamente contenuti politico-propagandistici finalizzati alla spasmodica esaltazione dell’operato della Giunta senza peraltro fornire alcun servizio reale ai cittadini.
Nessun sito dei Comuni da noi conosciuti ha un comportamento come questo. Anche quelli territorialmente affini come Riolo Teme e Brisighella cercano di mantenere, nonostante evidenti difficoltà, un decoroso aplomb istituzionale.
L’ennesima testimonianza dell’anomalia casolana è leggibile anche in questa stessa vicenda: nessun sito istituzionale, a parte quello del Comune di Casola pubblica il comunicato stampa perchè è evidente che sia l’Unione che gli altri Comuni hanno considerato improprio dare spazio allo scontro politico su di un sito che per sua natura dovrebbe essere tecnico e super partes.
Insomma, stiamo tutti ancora vivendo una stagione che non vuole morire e che inevitabilmente si accompagna a uomini che, pur non essendo più al timone, si comportano come se ancora lo fossero. Più forti e sicuri che mai.

A Riolo Terme la curiosa storia della cucina da ottocentomila euro.


Esportare intelligenza

Michele Righini pubblica «Contemplando affascinati la propria assenza». La città nella narrativa italiana tra Ottocento e Novecento, Bologna, Bononia University Press, 2009 (collana "Il varco", a cura di Emilio Pasquini e Vittorio Roda). Frutto delle ricerche svolte durante il Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di Italianistica di Bologna, il lavoro esamina il concetto di “luogo letterario” e la rappresentazione dell’immagine urbana moderna, muovendosi tra Manzoni, la Scapigliatura, il poliziesco e il genere dei misteri cittadini.




Romano Rossi vince il premio letterario Vallesenio per il suo lavoro "Il Gruppo di Combattimento Friuli."


lunedì 19 ottobre 2009

Perchè non possiamo essere d'accordo sulla proposta di istituire l'ora di religione islamica nelle scuole statali

Non possiamo essere d’accordo con la proposta di istituire l'ora di religione islamica nelle scuole pubbliche lanciata dal viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso al workshop di Asolo “Le nuove politiche per l'immigrazione”.
E’ del tutto evidente infatti che mancano i presupposti culturali per estendere all'Islam quanto previsto dal Concordato per la religione cattolica.
Come dice molto chiaramente il cardinale Bagnasco, presidente della Cei, l'ora di religione cattolica, nelle scuole di Stato si giustifica in base all'articolo 9 del Concordato, in quanto essa e' parte integrante della nostra storia e della nostra cultura ed è finalizzata ad una convivenza più consapevole e responsabile.
L’ora di religione non rappresenta tanto una occasione di insegnamento dei dettami della dottrina cattolica quanto piuttosto un approfondimento ed un percorso guidato all’interno della storia sociale civile, filosofica religiosa del popolo italiano e dell’Europa cristiana.
Per questo non si costruiscono percorsi di integrazione negando ai giovani islamici gli elementi di conoscenza della nostra faticosa e a volte tortuosa crescita germinata all’interno dei principi del cristianesimo.
Se integrazione ci deve essere, come tutti auspichiamo, non è dividendo e separando gli insegnamenti quanto piuttosto unificandoli e integrandoli in una visione storicista che può raggiungersi una tolleranza, una condivisione una partecipazione funzionali alla costruzione di una comunità dove la riflessione religiosa sia frutto e prodotto del dialogo e non della cultura delle differenze che apparta e ghettizza.
E’ evidente quindi che la proposta sull’ora di religione islamica a scuola non solo non è condivisibile ma apre anche un serio problema all’interno del PDL.
Basta girare in mezzo ai nostri elettori per capire che il popolo del centrodestra è disorientato da proposte e idee estemporanee che nulla hanno a che fare con il progetto politico che con grande coerenza e con grande coraggio abbiamo costruito in questi anni.
Negare questo progetto potrebbe portare il PDL ad allontanarsi dai propri valori e quindi anche dai propri elettori. Una riflessione si impone.

Gianguido Bazzoni - coordinatore provinciale PDL
Vincenzo Galassini - Capo Gruppo PDL- FI Provincia di Ravenna
Giovanna BENELLI - Vice capogruppo
Oriano Casadio - Vice presidente Consiglio Provinciale
Cesare Bedeschi - consigliere Provinciale e Comunale di Lugo
Francesco Villa - consigliere provinciale
Eugenio Costa - Capo Gruppo PDL-FI Comune di Ravenna
Alessandra Coatti - consigliere comune di Cervia
Laura Baldinini  - capo gruppo comune di Lugo
Raffaella Ridolfi - consigliere comune di Faenza
Francesco Zannoni - Capo Gruppo Comune di Bagnacavallo
Fabio Piolanti - Capo Gruppo Comune di Casola Valsenio
Vincenzo Valenti - consigliere comune di Riolo Terme
Enzo Minardi - Capo Gruppo Comune di Castel Bolognese
Davide De Palma - consigliere comune di Solarolo
Stefano Tondini - Consigliere Comune di Cotignola
Antonella Brini - Capo Gruppo Comune di Massa Lombarda
Aldo Fuzzi - consigliere Comune di Conselice
Stefano Gaudenzi - Capo Gruppo Comune di Alfonsine
Valli Antonio - Capo Gruppo Comune di Bagnara di Romagna
Pier Giorgio Bentini - Consigliere Comune di Russi

Un cittadino e la politica. Il difficile e irrisolto rapporto tra gli ideali politici e la concretezza del quotidiano. Una riflessione che può valere per chiunque, a qualsiasi livello, faccia politica

Traiamo da Morloi e pubblichiamo, senza aggiungere una sola parola, una riflessione molto onesta e lucida di un simpatizzante dell'Italia dei Valori che parla del suo partito,di Faenza e del PD.

Faenza, 16 ottobre 2009
“L’Italia dei Valori è oggi due partiti: quello delle candidature per le europee, con schiacciante preponderanza della società civile, e quello dei mini-potentati locali, di origine e deriva partitocratica.” Queste sono parole sue, signor De Magistris, da un articolo intervista uscito il 25 settembre sul “Il Fatto Quotidiano”; purtroppo mi ritrovo a scrivere queste righe proprio in relazione a tale lucida analisi.
Sono Alessandro Grazioli, cittadino di Faenza, fino a ieri simpatizzante IDV, anzi, quasi tesserato, visto che ho proprio qui davanti la domanda di iscrizione già compilata mia e di mia moglie. Ci siamo avvicinati al vostro partito dopo una serie di delusioni, stanchi di non poter far altro che lamentarci.
A Faenza in primavera si eleggerà il nuovo sindaco. Veniamo da dieci anni di governo “Ulivista”, se la parola oggi ha ancora un senso, dove l’IDV era nella maggioranza, senza però rappresentanza in consiglio.
Faenza è una bella città romagnola, una di quelle dove probabilmente vale veramente la pena di vivere. Purtroppo, complice anche una gestione della cosa pubblica non certo illuminata, anzi spesso colpevole, la situazione faentina è peggiorata.
La rappresentante dell’IDV a Faenza è (era?) Claudia Berdondini, persona integerrima, appassionata, lontana anni luce da qualsiasi logica partitocratica, un vero esempio di quel che dovrebbe essere il partito fin dalle sue basi. Attorno a se, come è naturale che sia, ha raccolto, con fatica e impegno, persone di assoluto valore, dalla forte coscienza civile, nessun riciclato. Una situazione ammirevole.

sabato 17 ottobre 2009

Il re è nudo. I sindaci di Brisighella, Casola, Riolo si arrampicano sugli specchi


L'ufficio stampa dell'Unione dei Comuni scrive
"Con riferimento alla polemica innescata da alcuni esponenti del PdL per la mancata pubblicazione, da parte dei comuni del faentino, dei dati previsti dalla Legge 69/2009 – rilevano i sindaci Davide Missiroli, Nicola Iseppi e Emma Ponzi - vorremmo sottolineare che noi le leggi siamo abituati a rispettarle e ad applicarle. La legge in questione non solo non fissa un termine, né ordinatorio né perentorio, per adempiere all’obbligo di pubblicazione dei dati, ma soprattutto la sua attuazione risulta complicata da non poche difficoltà interpretative. Difficoltà sulle quali il Ministro Brunetta ha dovuto emanare il 12 ottobre la circolare esplicativa n. 5 (peraltro non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale né pervenuta agli enti locali), dopo che già il 17 luglio aveva emanato una circolare (la numero 3) sempre per dare indicazioni sul come adempiere al nuovo disposto normativo. In particolare - aggiungono i sindaci di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme - gli aspetti chiariti con quest’ultima circolare sono quelli che riguardano la puntualizzazione che debbano essere pubblicati gli stipendi e i curricula dei soli dirigenti e segretari comunali e provinciali, e non anche quelli dei dipendenti incaricati di funzioni dirigenziali negli enti privi di dirigenza, che non vanno pubblicati i dati relativi alla dichiarazione dei redditi (come risulta consultando alcuni siti di enti che hanno provveduto a pubblicare i dati in assenza di chiarimenti), ma solo i trattamenti economici percepiti dall’ente locale datore di lavoro; ed ancora che, nel caso di segreterie convenzionate, la pubblicazione deve essere effettuata dal solo ente capo convenzione, il quale evidenzierà anche la ripartizione delle retribuzioni corrisposte dagli altri enti convenzionati. Infine che i tassi delle assenze del personale devono essere raggruppati per unità organizzative e pubblicati mensilmente. Alla luce di questi chiarimenti – concludono - si procederà con immediatezza ad adempiere, senza alcuna remora, a rendere pubblici su Internet dati che sono già pubblici da sempre"

Cari Sindaci, le cose non stanno così
Legge 18 giugno 2009, n. 69 art. 21 primo comma
Ciascuna delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ha l'obbligo di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale.
Circolare n. 3 del Ministro della funzione pubblica punto 3 comma 4
La pubblicazione sul sito internet dovrà avvenire nel più breve tempo possibile e comunque entro il corrente mese di Luglio 2009

Spesso, quando si ha torto, maldestri tentativi di difesa producono danni maggiori dell’offesa.
E’ proprio il caso di questo comunicato con il quale i sindaci dell’Unione dei comuni collinari tentano di giustificare la propria omissione agli obblighi di legge accampando scuse inconsistenti e puerili.
Non è vero che il termine per l’applicazioni della legge è lasciato alla discrezionalità dei sindaci: il punto 3 della circolare Brunetta è chiarissimo. Il termine era Luglio 2009.
Non è vero che l’applicazione della legge presuppone chiarimenti e ulteriori circolari. Gran parte dei comuni ha capito perfettamente cosa doveva essere pubblicato. Ad esempio sarebbe utile chiedersi perché l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna abbia regolarmente pubblicato i dati richiesti (vedi qui) e l’Unione dei Comuni della collina faentina meni il can per l’aia accampando scuse e lambiccando sulle procedure.
Non è vero, cari sindaci, che la trasparenza è un optional.
Il problema è che chi è stato abituato da sempre a lavorare nell’ombra facendo solo finta di informare i cittadini con i proclami dei propri uffici stampa, ora che deve cominciare a rendere pubblici atti, documenti, procedure, metodi si sente in difficoltà, tergiversa e cerca di svicolare.
Forse ci voleva proprio Brunetta per cominciare a far capire alla gente che il re è nudo.

venerdì 16 ottobre 2009

Definita la struttura organizzativa del Parco della Vena del Gesso Romagnola



Due pesi e due misure: l'Ipercoop e Persolino

La nostra attivissima Raffaella Ridolfi, consigliere comunale PDL a Faenza, presenta una interrogazione per chiedere al Sindaco di Faenza per quale motivo la tariffa sui bus navetta che fanno la spola con l’Ipermercato Coop “Le Maioliche” distante circa cinque chilometri dal centro di Faenza costi 1 euro mentre la tariffa che i genitori pagano per il collegamento del bus di linea con l’Istituto Agrario di Persolino, distante dal centro circa tre chilometri, costi 1,25 euro quando per di più gli studenti devono percorrere a piedi ulteriori 400 metri.
La Ridolfi invita il sindaco Casadio ad adoperarsi affinchè cessi questa politica tariffaria che rappresenta uno smaccato atto politico a favore di una attività commerciale che è ed è stata politicamente e storicamente legata prima al PCI, poi al PDS, poi ai DS e ora a una parte del PD, il partito che governa Faenza.

Incredibile


Non è incredibile che la stiano buttando fuori: era chiaro da tempo che la posizione dei cattolici più rigorosi è poco compatibile con molte posizioni del PD.
E' incredibile il modo con cui la stanno cacciando e l'odio che trapela da questi messaggi.
Più di mille parole, questi comportamenti la dicono lunga sulle qualità morali del "nuovo" partito.


giovedì 15 ottobre 2009

Perche la collina non aderisce all'operazione trasparenza?

E' con estremo disappunto - spiegano in una nota congiunta Stefano Bertozzi, Marta Farolfi e Susanna Mariani, capigruppo Pdl di Riolo Terme, Brisighella e Faenza - che constatiamo come i comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme ancora non abbiano aderito all'Operazione Trasparenza prevista dalla Legge n. 69 del 18 giugno 2009".
"Basta una semplice indagine su un motore di ricerca - proseguono - per verificare che già 455mila voci riguardano un numero elevatissimo di comuni che hanno aggiornato i loro siti, inserendo in chiara evidenza i loro organigrammi e relativi responsabili, tasso di assenteismo e curricula dei dirigenti e loro recapiti.
Non sono certamente tutti comuni di centro-destra (magari!); a dimostrare che spesso la grande demarcazione nel gestire la cosa pubblica ancor prima che fra destra e sinistra sta fra chi governa al servizio del cittadino e chi invece al servizio del proprio partito, alias tornaconto.
I primi rendono conto a chi contribuisce con le tasse al bene della città, i secondi rendono conto alle proprie segreterie e non hanno fretta nel fornire ai cittadini tutte le informazioni su come viene speso il denaro pubblico".
"Ciascuno di noi - concludono - nel proprio ambito comunale di riferimento si farà carico di porre il quesito al proprio sindaco e di sollecitare la piena ottemperanza della legge nel più breve tempo possibile".
"A Faenza e nei Comuni della collina - incalza Gianluca Palazzetti, vice coordinatore vicario provinciale Pdl - i rappresentanti del Pdl presenteranno interrogazioni per chiedere come mai non siano stato ancora ottemperato alla c.d. Legge Brunetta sulla trasparenza, e se la contemporanea omissione da parte di tutto il comprensorio faentino derivi da un qualche indirizzo che viene 'dall'alto'.
Forse i dirigenti del Partito democratico manfredo pensano che Faenza, Brisighella e Casola Valsenio siano un'enclave al di fuori della legge?
Denunciamo con forza come Popolo della Libertà provinciale questo comportamento che dimostra l'arroganza del potere delle giunte di sinistra".

Ha ragione


e questo è il nostro giudizio sulla situazione della sanità faentina


mercoledì 14 ottobre 2009

La sistemazione del cimitero di Baffadi la vogliamo, eccome!

Il Gruppo Consiliare Pdl Lega Nord Udc Indipendenti di fronte all'informazione fatta circolare dalla sinistra casolana per far apparire la posizione del Gruppo di minoranza come contraria all’ampliamento del cimitero di Baffadi, ribadisce quanto aveva già ampiamente dichiarato nel proprio programma elettorale e cioè che considera prioritario l’intervento di sistemazione del cimitero della frazione ed anzi chiede che tutto il nucleo di Baffadi sia oggetto di interventi pubblici di sistemazione conseguenti il nuovo inurbamento.
Il voto contrario espresso dal nostro gruppo deriva dalle modalità con cui Iseppi sta gestendo il bilancio e in particolare ha lo scopo di evidenziare la reiterata omissione di informazioni chiare ed esaurienti sulle operazioni finanziarie, gestionali, progettuali della giunta che rende di fatto incomprensibili ai consiglieri la natura e la ragione degli interventi posti in votazione consiliare.
Questo comportamento non trova altra spiegazione se non la volontà di operare per rendere opaco il percorso amministrativo in modo da lasciare - come sempre - mano libera ai pochi manovratori che decidono su Casola e sui casolani.
Saremo ben disponibili a modificare questo nostro atteggiamento di ripulsa, quando le informazioni necessarie all’esercizio del mandato amministrativo saranno fornite ai consiglieri con sincerità e con vera disponibilità al confronto. Fino ad allora potrebbero esserci solo subordinazione o indifferenza, ma nè l'uno nè l'altro atteggiamento ci appartengono.

lunedì 12 ottobre 2009

Al-salām ʿalaykum, in altre parole Salamelecchi

Mentre nel PD nazionale volano esternazioni velenose ("E' curioso che il segretario del mio partito, per andare sui giornali, debba attaccare me. Forse è una delle ragioni per cui bisogna cambiare il segretario" dice D’Alema acuendo il conflitto in atto nel PD che già molti pontieri sono impegnati a nascondere sotto il tappeto del politicamente corretto), a Casola Valsenio assistiamo a divertenti esternazioni di un segretario di partito che parla come una figura istituzionale rivolgendosi alla Pro Loco come potrebbe fare il sindaco di Firenze nei confronti dell’Accademia della Crusca.
Niente di grave naturalmente: si tratta solo di salamelecchi cioè “complimentosità e giudizi affettati ed eccessivamente elogiativi, giudicati non esenti da esagerazione e talora motivati da un qualche intento di piaggeria e quindi d’ipocrisia miranti a guadagnarsi la compiacenza del prossimo”
Di sicuro Iseppi ha ancora molto da imparare come Sindaco, ma che si faccia rubare il ruolo anche dal suo segretario politico fa un po’ ridere. Fanno ridere molto meno gli stracci che volano a Roma dove i salamelecchi, in questi giorni, non sanno proprio cosa siano.

Sondaggio Politico-Elettorale- Intenzioni di voto al 7/10/2009 by Euromedia Research (Ghial Media Srl)


QUESITO n.1
Domanda : Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche Lei a quale partito avrebbe dato la sua preferenza?.
Risposta:PdL: 38.1% Lega Nord: 9.9% Partito Democratico: 26.5% Italia dei Valori: 8.4% "Lista Anticapitalista (Rifondazione Comunista+Comunisti Italiani e altri)": 2.9% Sinistra e Libertà: 2.8% "L'autonomia (La Destra+MPA+Pensionati+Alleanza di Centro)": 1.8% Unione di Centro: 6.5% Radicali: 1.4% Altri: 1.7% INDECISI: 20.4%
QUESITO n.2
Domanda : Quanta fiducia Le ispirano….
Risposta: …il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: 68.7% …il Governo Berlusconi: 54.0%
QUESITO n.3
Domanda : Lei crede che la libertà di stampa in Italia sia in pericolo?.
Risposta: Sì: 28.6% No: 57.4% Non sa/Non risponde: 14.0%
QUESITO n.4
Domanda : Lei pensa che l'informazione italiana (stampa, tg, trasmissioni di approfondimento...), oggi, sia per la maggior parte... .
Risposta: …schierata con l'opposizione: 51.5% …schierata col governo: 30.4% …neutrale: 9.2% Non sa/Non risponde: 8.9%
QUESITO n.5
Domanda : Lei sarebbe favorevole o contrario ad abolire il canone RAI?.
Risposta: Favorevole: 85.0% Contrario: 11.9% Non sa/Non risponde: 3.1%

Qui le specifiche del sondaggio

Ospedale di Faenza: non c'è progettualità, tagliano solo i servizi


sabato 10 ottobre 2009

C'è chi le riforme le proclama solamente e c'è chi le fa. Al via la riforma Brunetta. Ecco come cambierà la Pubblica Amministrazione


La riforma della Pubblica amministrazione disegnata dal ministro Renato Brunetta puo' finalmente decollare e diventare operativa dopo il varo definitivo del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo per la sua attuazione. Dunque, dietro la minaccia di licenziamenti e multe per gli impiegati 'fannulloni' e di sanzioni per i dirigenti negligenti, ma anche con premi ai piu' meritevoli, la legge (n.15/2009) approvata dopo soli 15 mesi potra' dare una sterzata in chiave di trasparenza, snellimento e integrita della farraginosa macchina della pubblica amministrazione.
La riforma, articolate in 74 articoli, prevede una serie di strumenti, dalle sospensioni dal servizio fino al licenziamento e alle multe per i dipendenti piu' indisciplinati, assenteisti e fannulloni. Ma anche, e questa e' la novita' forse piu' interessante, sanzioni e sospensioni per i dirigenti che non hanno fatto bene il loro mestiere, e quindi non hanno ben vigilato. Rigore e severita' quindi sono i principi ispiratori della riforma. Ma ci saranno anche i meccanismi premiali per valorizzare i piu' meritevoli e incentivi di natura economica per le amministrazioni piu' efficienti.
PRODUTTIVITA' E MERITO.
La prima parte del decreto legislativo, che va dagli articoli 4 a 31 è specificamente dedicata al tema centrale della riforma, il rilancio di sistemi di valorizzazione della produttività e del merito. Le norme prevedono la fissazione di un preciso ciclo della gestione delle performance delle strutture e dei singoli dipendenti, che assicuri la capacità di programmare gli obiettivi da conseguire, fissi i sistemi per misurare la quantità e qualità del lavoro prevista, controlli l'andamento delle attività in corso di svolgimento, rendiconti, alla fine, come e in che misura sono stati conseguiti i risultati. In modo che possa risultare evidente chi è risultato produttivo e chi no. La selettività delle valutazioni, infatti, viene considerata come fondamentale strumento per la meritocrazia.
Una Commissione nazionale fisserà criteri generali cui attenersi per gestire il ciclo della performance, nonché modelli di sistemi di valutazione e indicatori, fornendo supporto alle amministrazioni.
Per lo stato e gli enti nazionali, inoltre, scatta l'obbligo di differenziare le valutazioni dei dipendenti in tre distinte fasce; a quella più alta spetterà il cinquanta per cento delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale; a quella intermedia il restante 50%; per l'ultima fascia non residueranno risorse.
Regioni, enti locali ed enti del sistema sanitario nazionale potranno da subito, invece, prevedere anche più di tre fasce ed un diverso sistema di distribuzione percentuale delle risorse, purché si garantisca che quelle prevalenti siano destinate al finanziamento dei dipendenti più meritevoli.
Si cancellano le progressioni verticali, sostituite da concorsi pubblici con riserva di posti non superiore al 50%, disciplinati direttamente dalla legge, che disapplica, dunque, le norme della contrattazione collettiva sin qui vigenti in materia. Inoltre, le amministrazioni dovranno rendere visibili e accessibili tutte le informazioni sulla contrattazione e gli investimenti in programmi di incentivazione della produttività dei dipendenti, esponendo l'imputazione del costo del personale a quello dei servizi ed i benefici che ricavano i cittadini dai progetti di miglioramento.
DIRIGENZA.
La seconda parte, che comprende gli articoli da 32 a 47, contiene alcune modifiche alle norme del dlgs 165/2001, in merito ai poteri datoriali dei dirigenti ed agli incarichi. La riforma insiste molto sull'esercizio del potere di conformazione del rapporto di lavoro, gli ordini di servizio, dei dirigenti, che costituiscono una vera e propria fonte, come la legge ed i contratti di lavoro, del rapporto di lavoro pubblico. I dirigenti sono chiamati ad organizzare e gestire al meglio le risorse. A questo scopo, hanno l'onere di definire i profili professionali, specificare la qualità e quantità dei dipendenti necessari allo svolgimento delle attività di competenza delle strutture loro affidate.
Per questo, i dirigenti risponderanno del mancato esercizio dei poteri datoriali, se l'omissione di tali poteri comporti lo scarso rendimento dei propri dipendenti. Accanto all'evidenziazione del ruolo e delle responsabilità del privato datore di lavoro, la dirigenza avrà il compito di valutare direttamente i dipendenti, allo scopo di assegnare gli incentivi. E non potrà sottrarsi al dovere di attivare i procedimenti disciplinari.
La riforma, inoltre, tenta di apportare un correttivo allo spoil system ed agli incarichi solo fiduciari, attuando le indicazioni contenute nelle sentenze 103/2007, 104/2007 e 161/2008, della Corte costituzionale. Occorrerà rispettare una precisa procedura per assegnare gli incarichi, ad evidenza pubblica. Le revoche scatteranno solo a condizione di aver evidenziato valutazioni negative dei dirigenti.
CONTRATTAZIONE
La terza parte, dall'articolo 48 all'articolo 66, modifica in modo rilevante le relazioni sindacali. La contrattazione collettiva perde notevolmente di importanza: la fonte principale della disciplina del lavoro pubblico torna ad essere la legge. Le modifiche al dlgs 165/2001 restringono moltissimo le materie di competenza della contrattazione, sostanzialmente ridotte alla sola disciplina del rapporto di lavoro e alle regole generali sulla valutazione della produttività. Strettissimi saranno i vincoli ai contratti decentrati, le cui clausole, se in violazione di tali limiti, oltre ad essere nulle ed inapplicabili, saranno automaticamente sostituite con quelle delle norme di legge violate. In sede di contrattazione decentrata, inoltre, anche in caso di mancato accordo con i sindacati, gli enti potranno egualmente, nelle more della stipulazione dei contratti, dare corso unilateralmente ai rinnovi.
SANZIONI DISCIPLINARI
Gli ultimi articoli sottraggono quasi interamente alla contrattazione la materia delle sanzioni. Si introduce una particolare fattispecie di truffa aggravata per l'utilizzo di certificati di falsa malattia, che può dare corso al licenziamento del dipendente infedele, come anche del medico se dipendente pubblico. Si specificano in modo più chiaro i casi di licenziamento disciplinare, che vanno dallo scarso rendimento, all'assenza ingiustificata, all'alterazione dei cartellini presenza.

venerdì 9 ottobre 2009

Terre di Faenza: riflessioni su una bella idea un po' logora


Il Comune di Casola Valsenio e l’Unione dei Comuni sono in procinto di rinnovare l’adesione alla Società d’Area “Terre di Faenza” che associa i Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Faenza, Riolo Terme, Solarolo.
Il nostro Gruppo Consiliare e i partiti che lo compongono stanno riflettendo sulle modalità e sulle condizioni di lavoro di questo importante strumento i cui compiti sono:


    1. realizzazione di stampati pubblicitari
    2. campagne pubblicitarie
    3. mailing verso operatori specializzati, consolidando un’informazione costante e mirata anche al fine di aumentare la conoscenza ed il gradimento verso il territorio della Comunità Montana dell'Appennino Faentino
    4. realizzazione di strumenti innovativi di comunicazione di pregio o interesse (CD, calendari, DVD, photo CD, ecc.)
    5. realizzazione e gestione di pacchetti turistici
    6. ufficio stampa: consolidare e unificare le iniziative in corso, includendo eventi e istituzioni di rilievo turistico
    7. definizione ed attuazione di iniziative di identificazione, promozione e riconoscibilità di categorie omogenee di operatori turistici
    8. gestione e ottimizzazione di un sito web finalizzato all’informazione, promozione e, attraverso link, commercializzazione turistica
    9. partecipazione a fiere e workshop turistici e supporto in tali ambiti agli operatori privati, ideazione e gestione educational
    10. costruzione e gestione di data base di tour operator e altri operatori del turismo associato
    11. progettazione e veicolazione della promozione per organismi ed eventi del comprensorio faentino a valenza turistica
    12. ideazione e sviluppo di inziative/eventi a valenza turistica
    13. adesione e partecipazione ai lavori delle Unioni di prodotto delle Città d’arte, Appennino Verde e Terme
    14. definizione comune ed ottimizzazione del calendario degli eventi a livello comprensoriale
    15. promozione di sinergie e complementarietà tra soggetti del comprensorio faentino
    16. realizzazione di iniziative di promo-commercializzazione innovative, eventualmente finalizzate all’analisi e al miglioramento dei prodotti e dei pacchetti e al loro passaggio, in fasi successive, agli operatori privati
    17. supporto alla nascita di nuove realtà imprenditoriali nel campo turistico
    18. predisposizione di progetti al fine di ottenere contributi e finanziamenti a livello provinciale, regionale (APT) e comunitari (GAL)
    19. supporto di coordinamento, organizzazione e consulenza a tutti gli operatori, pubblici e privati, del turismo comprensoriale
    20. stimolo e sostegno alla formazione agli operatori turistici del comprensorio nel campo marketing, organizzativo, legislativo e progettuale
    21. raccolta e distribuzione dei dati statistici ed informativi relativi agli andamenti turistici
    22. coordinamento dell’attività di informazione ed accoglienza turistica, stabilendo relazioni organiche con gli uffici IAT e le Pro Loco, oltre che promuovendo l’innovazione di tale attività e nuovi punti informativi
    23. ogni altra attività ed azione ritenuta necessaria per il conseguimento degli obiettivi statutari e degli obiettivi di programma di volta in volta individuati.

    Questo strumento di lavoro è molto importante per i Comuni del territorio faentino, compreso il Comune di Faenza, che tra tutti sembra il più disattento e il meno partecipe alle politiche di promozione territoriale associata.
    Noi ne discuteremo martedì 13 ottobre alle 20,00 nella nostra sede di Via Sorgente e come sempre chiunque desideri partecipare ai nostri incontri sarà il benvenuto. Se qualche cittadino in pubblico o in privato volesse manifestare la propria opinione in merito gliene saremmo grati.

    Qui si può reperire l’attuale convenzione con la Società d’Area

    giovedì 8 ottobre 2009

    Separare il grano dal loglio: ancora sul Fondo di solidarietà agli agricoltori

    Scrive il Sindaco Iseppi a proposito delle nostre considerazione sulla sua lettera agli agricoltori:

    Un’altra occasione persa..
    La lettera, come la preoccupazione che abbiamo espresso non ha una connotazione partitica.
    C’è un chiaro pronunciamento e un altrettanto netto mandato (unanime) del Consiglio Comunale a farsi carico del problema. E la lettera, firmata da me e dal Vice Sindaco, che ricordo essere un agricoltore, è un segno di vicinanza e di attenzione al mondo agricolo.
    Non ci sono accuse o insulti al Premier: chi sta al Governo, però, deve essere responsabile delle scelte che fa e degli impegni che si assume. Oppure anche di questo ha colpa “la sinistra”?
    Se il Fondo verrà rifinanziato – e chiediamo che lo sia - saremo i primi ad esserne felici e a darne merito.E sulle ricette per superare la crisi, il PdL piuttosto che preoccuparsi di cosa avrebbe fatto il centrosinistra, pensi a governare. A governare bene, se ne è capace: ne ha il diritto, i numeri e la forza.
    Faccio fatica, tuttavia, a prendere lezioni da chi pensa di affrontare la crisi o spargendo ottimismo a buon mercato o varando leggi come lo scudo fiscale, che sono l’ennesimo condono tombale che premia furbi, evasori e criminali.Ricordo infine che il Sindaco e il Vice Sindaco, in questo paese, lo sono per tutti, non solo per una parte politica.
    Ora, se il PdL è ancora d’accordo con la posizione affermata nell’odg votato in Consiglio comunale, potrebbe semplicemente appoggiare questa iniziativa senza doversi inventare per forza un “caso politico” che non c’è.
    Buone cose.
    Nicola Iseppi

    ***

    Caro Iseppi,
    magari sarà anche vero che abbiamo perso un’occasione... (in 50 anni di silenzio l’opposizione casolana ne ha perse così tante a vostro favore che una in più cosa vuoi che sia!), ma questa nota mi sembra spudorata.

    Se, come dici, questa comunicazione rappresenta un adempimento del deliberato consiliare del 27 Luglio mi vuoi spiegare per quale ragione viene trasmessa agli organi preposti che sono ovviamente il Ministrero dell’Agricoltura, il Ministrero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Interno, la Prefettura, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Ravenna, le organizzazioni di categoria ecc. ecc all’incirca il 6 Ottobre 2009? Non posso credere che un atto consiliare dalla tematica così urgente necessiti di quasi due mesi e mezzo per essere trasmesso a coloro cui doveva pervenire con tutta l’urgenza del caso.

    Se, come dici, questa lettera rappresenta un adempimento dovuto mi vuoi spiegare cosa c’entra la firma del vice sindaco dal momento che non è prassi la firma congiunta su atti di rappresentanza consiliare?

    Se, come dici, questa lettera rappresenta l’attuazione di un deliberato consiliare mi vuoi spiegare perchè nel comunicato sul sito del Comune titoli “Il Sindaco e l’Assessore condividono le preoccupazioni del mondo agricolo per il mancato finanziamento del fondo si solidarietà” mentre molto più correttamente avresti dovuto scrivere “Il Consiglio comunale condivide le preoccupazioni del mondo agricolo per...”.

    In realtà, caro Iseppi, com’è nel vostro stile, avete utilizzato anche questa occasione per farvi una gratuita e facile propaganda ma queste operazioni di maquillage politico sono sempre più scoperte e alla fine gli agricoltori, che cominciano a conoscervi sapranno ben separare il grano dal loglio.
    Fabio Piolanti